Il Polo Nord magnetico della Terra, un punto fondamentale per la navigazione e la geofisica, sta accelerando il suo spostamento verso est a una velocità che sorprende gli scienziati. Dal 1830, il polo si è spostato di oltre 2.200 chilometri dal Canada alla Siberia, ma negli ultimi decenni il suo ritmo ha subito un’accelerazione notevole. Tra il 1990 e il 2005, la velocità è passata da 15 a circa 60 chilometri all’anno, e secondo le stime potrebbe continuare a muoversi rapidamente, percorrendo altri 660 chilometri nei prossimi dieci anni.
Cosa causa questo fenomeno?
Il campo magnetico terrestre, responsabile dello spostamento del polo, è generato dalla geodinamo del nostro pianeta: un processo dovuto al movimento del nichel e del ferro liquidi nel nucleo esterno. Questi metalli, conduttivi e in costante movimento, producono corrente elettrica e, di conseguenza, un campo magnetico.
Le variazioni nel flusso di questi metalli sembrano essere alla base del rapido spostamento osservato, ma le cause esatte dell’accelerazione restano incerte. Una teoria ampiamente accettata è che cambiamenti nella convezione e nella rotazione interna del pianeta possano influenzare il fenomeno, ma i geofisici stanno ancora indagando.
Rischi di un’inversione dei poli magnetici?
L’inversione dei poli magnetici, un evento naturale che avviene mediamente ogni 300.000 anni, è molto discusso. L’ultimo fenomeno di questo tipo risale a circa 780.000 anni fa, il che porta alcuni esperti a ipotizzare che potremmo essere vicini a un altro ribaltamento. Tuttavia, tali cambiamenti avvengono su tempi geologici lunghissimi e non rappresentano una minaccia immediata per l’umanità.
Impatti sulla vita quotidiana
Per il momento, il movimento o un’eventuale inversione dei poli magnetici non dovrebbero destare preoccupazione nella vita di tutti i giorni. Le moderne tecnologie di navigazione, come il GPS, possono essere facilmente adattate alle variazioni del campo magnetico. L’unico impatto significativo potrebbe riguardare le bussole tradizionali, che già nei prossimi decenni potrebbero puntare più a est rispetto al nord geografico.
In sintesi, mentre il fenomeno del polo magnetico che si sposta rapidamente affascina gli scienziati e solleva nuove domande, per noi è poco più di una curiosità scientifica: un promemoria del dinamismo e della complessità del nostro pianeta.
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