Circa 3.200 anni fa, le civiltà del Mediterraneo orientale, del Nord Africa e del Vicino Oriente prosperavano grazie a scambi culturali, commercio e diplomazia. Ma nel XII secolo a.C., queste società crollarono misteriosamente, dando inizio a un periodo di “età oscura” con stagnazione sociale e culturale. Tra le civiltà colpite ci furono l’Impero assiro, il Nuovo Regno d’Egitto, i Micenei e i Minoici.
Il crollo è stato attribuito a varie cause, tra cui l’arrivo dei “Popoli del Mare”, invasori misteriosi, o a problemi interni come disuguaglianze sociali e instabilità politica. Alcuni storici suggeriscono anche che cambiamenti climatici, come siccità e carestie, abbiano contribuito, aggravando la situazione. Altri studi ipotizzano una pandemia, come la peste a Creta. L’archeologo Eric Cline suggerisce che si trattò di una “tempesta perfetta” di calamità, tra cui conflitti, cambiamenti climatici e declino interno. Questo evento ci ricorda che nessuna civiltà, per quanto potente, è immune al collasso.