Hai mai avvertito una sensazione di rinnovamento respirando l’aria fresca in mezzo alla natura? Potrebbe non essere solo il beneficio dell’assenza di inquinamento: l’aria che respiriamo potrebbe contenere veri e propri nutrienti per il nostro organismo.
Un innovativo studio pubblicato su Advances in Nutrition introduce il concetto di aeronutrienti, sostanze essenziali che il nostro corpo può assorbire dall’aria attraverso la respirazione, distinguendoli dai tradizionali nutrienti ingeriti con il cibo, i cosiddetti gastronutrienti. Tra questi aeronutrienti figurano minerali come iodio, zinco e manganese, e persino alcune vitamine.
Respirare, una nutrizione silenziosa
In un giorno medio, un essere umano respira circa 9.000 litri d’aria; nel corso della vita, questa cifra sale a 438 milioni di litri. A differenza dell’alimentazione, che segue ritmi alterni, la respirazione è un processo continuo, rendendo la nostra esposizione a minuscole quantità di componenti aerei un fenomeno cumulativo.
Tradizionalmente, la scienza si è concentrata sull’impatto dell’inquinamento atmosferico sulla salute, trascurando il potenziale beneficio dei nutrienti trasportati dall’aria. Tuttavia, questa visione sta cambiando. Gli aeronutrienti, inalati attraverso il naso, i polmoni e altre superfici interne del sistema respiratorio, possono entrare nel nostro flusso sanguigno e persino raggiungere il cervello.
Un nutrimento che respiriamo
L’assorbimento degli aeronutrienti avviene attraverso una rete intricata di capillari nel sistema respiratorio, molto più efficiente di quella intestinale per determinati composti. Ad esempio, il sistema respiratorio è in grado di assimilare molecole 260 volte più grandi rispetto all’intestino.
Evidenze scientifiche dimostrano che lo iodio presente nell’aria può essere assorbito dal corpo umano. Studi condotti su bambini che vivono vicino a coste ricche di alghe hanno rilevato che questi avevano livelli di iodio superiori rispetto a quelli che vivevano in altre zone, indipendentemente dalla loro dieta. Allo stesso modo, il manganese e lo zinco, se inalati, possono raggiungere direttamente il cervello attraverso i neuroni olfattivi.
Anche alcune vitamine possono essere assorbite attraverso la respirazione. Un esempio storico risale a più di 70 anni fa, quando si scoprì che la vitamina B12 aerosolizzata era efficace nel trattare le sue carenze.
Aeronutrienti e benessere
Questa prospettiva apre nuove strade per migliorare la salute umana, in particolare nelle aree in cui la carenza di micronutrienti è comune. La possibilità di trasformare altri nutrienti, come la vitamina D, in forme inalabili potrebbe offrire soluzioni innovative per combattere carenze su larga scala.
Inoltre, indagare sugli aeronutrienti presenti in ambienti naturali come foreste, oceani e montagne potrebbe svelare il motivo per cui questi luoghi sono spesso associati a un maggiore benessere psicofisico.
Un Futuro da respirare
Sebbene siamo solo agli inizi della comprensione del ruolo degli aeronutrienti, il loro studio potrebbe rivoluzionare la nostra visione della nutrizione e del rapporto tra ambiente e salute. Immaginiamo un futuro in cui le linee guida nutrizionali raccomandino non solo una dieta equilibrata, ma anche di trascorrere tempo all’aria aperta per “inalare” salute e benessere.
Forse, ciò che chiamiamo “aria fresca” è in realtà una preziosa fonte di nutrienti invisibili, che arricchiscono il nostro corpo ad ogni respiro.
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