Una straordinaria scoperta archeologica è avvenuta nella prigione israeliana di Megiddo, dove è stato trovato un mosaico di 1.800 anni fa, che contiene una delle prime iscrizioni cristiane che affermano che “Gesù è Dio”. Il mosaico, datato al 230 d.C., include anche immagini di pesci che richiamano l’episodio biblico di Luca 9:16, quando Gesù moltiplicò due pesci per sfamare 5.000 persone. “Siamo davvero emozionati ad essere i primi ad aver mai visto una cosa del genere, a sperimentare ciò che quasi 2.000 anni fa è stato realizzato da un uomo di nome Bruzio, l’incredibile artigiano che ha posato la pavimentazione qui”.
Gli scavi sono stati condotti dall’Autorità per le Antichità di Israele (IAA), che ha lavorato per quattro anni per recuperare il pavimento. L’iscrizione rivela anche il nome di un ufficiale romano, Gaiano, suggerendo che Romani e Cristiani coesistessero in quel periodo. Sul mosaico era menzionato il nome dell’ufficiale romano che si ritiene abbia commissionato la piastrella. L’iscrizione recitava: “Gaiano, un ufficiale romano, avendo cercato l’onore, con i propri soldi, ha realizzato il mosaico“. Attualmente, il mosaico è esposto in un museo a Washington DC fino al 2025, dove è stato definito dai curatori “la più grande scoperta archeologica per comprendere la Chiesa”.