Subsidenza nella Valle di San Joaquin: Rischi e Soluzioni

Studio rileva abbassamento del terreno e propone ricarica degli acquiferi per contrastare danni e perdite economiche

La Heartland della California, la Valle di San Joaquin, sta affrontando un serio problema di subsidenza del terreno a causa dell’eccessivo sfruttamento delle acque sotterranee, con conseguenti danni significativi e perdite economiche. Uno studio condotto dalla Stanford nel periodo 2006-2022 ha rivelato un tasso medio di abbassamento del suolo di quasi un pollice all’anno. I ricercatori suggeriscono l’utilizzo della ricarica degli acquiferi gestita dalle inondazioni come soluzione sostenibile per riempire gli acquiferi e prevenire ulteriori cedimenti del terreno.

La subsidenza nella Valle di San Joaquin è stata oggetto di un nuovo studio che ha evidenziato un abbassamento del terreno a ritmi senza precedenti negli ultimi vent’anni a causa del prelievo eccessivo di acqua sotterranea che supera il ricaricamento naturale. Questo fenomeno, noto come subsidenza, ha comportato un abbassamento medio del suolo di quasi un pollice all’anno dal 2006 al 2022. Sebbene la comunità scientifica e i gestori delle risorse idriche fossero consapevoli da tempo di questa problematica, l’entità completa dell’abbassamento non era stata valutata a causa della mancanza di dati consistenti. I sistemi radar satellitari, fondamentali per monitorare con precisione le variazioni dell’elevazione del terreno, non hanno coperto in modo continuo la Valle di San Joaquin tra il 2011 e il 2015. I ricercatori della Stanford hanno colmato questa lacuna nei dati, stimando l’abbassamento del terreno durante quel periodo.

La subsidenza ha comportato costose riparazioni di canali e acquedotti vitali che attraversano la Valle di San Joaquin, con danni anche a pozzi locali e canali di irrigazione. Questo fenomeno ha aggravato i problemi di approvvigionamento idrico in una delle regioni agricole più produttive al mondo. Le spese per riparare importanti infrastrutture idriche come il Friant-Kern Canal e il California Aqueduct sono state notevoli. Inoltre, la subsidenza ha avuto impatti anche su altri settori, come l’agricoltura, con costi aggiuntivi per livellare i terreni danneggiati.

La subsidenza è il risultato del prelievo di acqua dagli acquiferi, serbatoi naturali di acqua immagazzinata nei sedimenti sotterranei. L’abbassamento del terreno è causato dalla compattazione dei sedimenti a seguito dello svuotamento degli spazi porosi. Nella Valle di San Joaquin, l’espansione dell’agricoltura e della popolazione ha portato a un intenso pompaggio di acqua sotterranea tra il 1925 e il 1970, con conseguenze significative sull’abbassamento del suolo. Sebbene il problema si fosse attenuato negli anni ’70 con l’installazione di nuove infrastrutture idriche, è tornato prepotentemente nei primi anni 2000 a causa di siccità, intensificazione del pompaggio delle acque sotterranee e cambiamenti nell’uso del suolo.

Per affrontare la subsidenza, è stata utilizzata la tecnica InSAR (radar a sintesi di apertura interferometrica) per valutare i tassi recenti di abbassamento del terreno. I dati raccolti hanno permesso ai ricercatori di identificare modelli spaziali nell’abbassamento del suolo e di proporre soluzioni sostenibili per il futuro. Un’analisi aggiuntiva ha indicato che circa 220 miliardi di galloni d’acqua devono essere ricaricati negli acquiferi della Valle di San Joaquin ogni anno per prevenire futuri cedimenti, sottolineando l’importanza di approcci gestionali mirati come la ricarica degli acquiferi gestita dalle inondazioni.

La ricarica degli acquiferi gestita dalle inondazioni potrebbe rappresentare una soluzione efficace per contrastare la subsidenza nella Valle di San Joaquin. Questo approccio prevede il convogliamento dell’acqua di superficie in eccesso verso aree dove può infiltrarsi nel terreno e ricaricare gli acquiferi. Sebbene inondare l’intera valle tramite questa tecnica non sia praticabile, è possibile individuare le aree più critiche in cui intervenire per evitare danni significativi. Guardando al futuro, è fondamentale adottare strategie sostenibili per preservare la stabilità del terreno e garantire la sicurezza idrica della regione.

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