Nuove scoperte emergono dai campioni di basalto recuperati dalla missione Chang’e-6 della Cina, svelando che l’attività vulcanica sul lato lontano della Luna risale a un periodo compreso tra 4,2 e 2,8 miliardi di anni fa. Questa ricerca fornisce importanti approfondimenti sulla dicotomia geologica lunare e contribuisce alla precisione dei metodi di datazione lunare.
Storia Vulcanica del Lato Lontano della Luna Svelata
I campioni di basalto raccolti dalla missione Chang’e-6 della Cina hanno rivelato un’attività vulcanica sul lato lontano della Luna risalente a un arco temporale compreso tra 2,8 miliardi e 4,2 miliardi di anni. Questa ricerca innovativa, condotta dal team guidato dal Prof. Qiuli Li presso l’Istituto di Geologia e Geofisica dell’Accademia Cinese delle Scienze, è stata recentemente pubblicata su Nature.
Svelare la storia vulcanica del lato lontano della Luna è cruciale per comprendere la dicotomia geologica tra i due emisferi lunari, come spiega il Prof. Li. Le differenze tra il lato vicino e il lato lontano della Luna, in termini di distribuzione del basalto, topografia, spessore della crosta e concentrazione di torio (Th), rappresentano un enigma duraturo per la comunità scientifica.
La missione Chang’e-6, che ha riportato i primi campioni dal lato lontano, ha fornito un campione di suolo lunare di 1.935,3 grammi, offrendo nuove prospettive sulla storia vulcanica di questo emisfero misterioso.
Scoperta di Antichi Episodi Vulcanici
Sotto la guida del Prof. Li, il ricercatore post-dottorato ZHANG Qian ha condotto datazioni radioisotopiche su 108 frammenti di basalto provenienti da questo campione. Di questi, 107 frammenti hanno rivelato un’età di formazione consistente di 2807 ± 3 milioni di anni fa (Ma), indicando l’età di eruzione dei basalti locali nel sito di atterraggio di Chang’e-6.
In particolare, un episodio vulcanico di 2,8 miliardi di anni fa non è stato riscontrato nei campioni provenienti dal lato vicino. Il frammento rimanente, un basalto ad alto contenuto di alluminio datato a 4203 ± 4 Ma, si ritiene provenga da una regione criptomare a sud del sito di atterraggio, rappresentando il campione di basalto lunare più antico restituito finora con un’età determinata con precisione.
Implicazioni per i Modelli Geologici Lunari
I dati indicano che l’attività vulcanica sul lato lontano della Luna è perdurata per almeno 1,4 miliardi di anni, dall’era compresa tra 4,2 e 2,8 miliardi di anni fa. L’analisi iniziale degli isotopi di piombo suggerisce che i basalti provengano da fonti del mantello distinte: il basalto più antico derivava da una fonte ricca di KREEP, mentre quello più recente da una fonte povera di KREEP.
L’allineamento tra l’età del basalto di 2,8 miliardi di anni e le stime di conteggio dei crateri suggerisce che il modello di cronologia dei crateri, basato sulle osservazioni del lato vicino, sia applicabile anche al lato lontano della Luna. Le età radioisotopiche dei basalti di Chang’e-6 forniscono un punto di calibrazione essenziale per migliorare l’accuratezza della cronologia del conteggio dei crateri lunari, come sottolinea il Prof. Li.
Questa ricerca è stata condotta in collaborazione con gli Osservatori Astronomici Nazionali, con campioni forniti dall’Agenzia Spaziale Nazionale Cinese. Il finanziamento è stato fornito dalla Fondazione Nazionale delle Scienze Naturali della Cina, dal Programma di Ricerca di Priorità Strategica dell’Accademia Cinese delle Scienze e dal Programma di Ricerca Chiave dell’Istituto di Geologia e Geofisica, Accademia Cinese delle Scienze.
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