Oltre 41.000 anni fa, i primi abitanti della Tasmania utilizzavano il fuoco per gestire e modificare il paesaggio, come rivelato dall’analisi del carbone e del polline nel fango antico. Questo uso del fuoco è più antico di quanto si pensasse, precedendo di 2.000 anni le stime precedenti. I ricercatori hanno scoperto che l’aumento di carbone nel fango, risalente a circa 41.600 anni fa, coincide con un cambiamento nella vegetazione, suggerendo che gli aborigeni tasmaniani usavano il fuoco per disboscare le foreste, creando spazi aperti per la sussistenza e attività culturali.
Questo studio, pubblicato su Science Advances, evidenzia come i primi abitanti della Tasmania abbiano modellato l’ambiente e pone l’accento sulla lunga tradizione di gestione del territorio che continua ancora oggi nelle pratiche culturali di combustione delle comunità aborigene. I ricercatori sostengono che comprendere queste antiche pratiche potrebbe aiutare a ripristinare i paesaggi precoloniali e rafforzare la gestione del territorio in Australia.