Makemake, ufficialmente designato come 136472 Makemake, è uno dei pianeti nani più grandi della fascia di Kuiper, situata oltre l’orbita di Nettuno. Scoperto il 31 marzo 2005 da un team guidato da Michael E. Brown, Chad Trujillo e David Rabinowitz, Makemake prende il nome dalla divinità della creazione della mitologia Rapa Nui di Isola di Pasqua.
Caratteristiche fisiche e orbita
Makemake ha un diametro di circa 1.430 chilometri, il che lo rende il terzo pianeta nano più grande del sistema solare, dopo Plutone e Eris. La sua superficie è estremamente fredda, con temperature che variano tra 32 e 36 K (-241 e -237 °C), e è ricoperta da ghiacci di metano, etano e probabilmente azoto. Questo pianeta nano ha un’albedo elevata, riflettendo circa l’80% della luce solare, il che lo rende uno degli oggetti più luminosi nella fascia di Kuiper.
L’orbita di Makemake è caratterizzata da un periodo di rivoluzione di circa 305 anni terrestri e un’inclinazione di 28,9° rispetto al piano dell’eclittica. Il suo perielio (punto più vicino al Sole) è di circa 38,1 unità astronomiche (UA), mentre l’afelio (punto più lontano dal Sole) è di circa 52,8 UA2.
Satelliti e geologia
Nel 2016, il Telescopio Spaziale Hubble ha rilevato un piccolo satellite, chiamato S/2015 (136472), che orbita attorno a Makemake. Questo satellite è circa 1.300 volte meno luminoso di Makemake e si trova a circa 13.000 miglia dal pianeta nano.
Ci sono prove che suggeriscono che Makemake potrebbe avere attività geotermica, il che significa che potrebbe avere una geologia attiva e un oceano sotterraneo. Questo rende Makemake un oggetto di grande interesse per gli scienziati che studiano la formazione e l’evoluzione dei pianeti nani.
Importanza nella scienza planetaria
La scoperta di Makemake, ufficialmente designato come 136472 Makemake, è uno dei pianeti nani più grandi della fascia di Kuiper, situata oltre l’orbita di Nettuno. Scoperto il 31 marzo 2005 da un team guidato da Michael E. Brown, Chad Trujillo e David Rabinowitz, Makemake prende il nome dalla divinità della creazione della mitologia Rapa Nui di Isola di Pasqua2.
Caratteristiche Fisiche e Orbita
Makemake ha un diametro di circa 1.430 chilometri, rendendolo il terzo pianeta nano più grande del sistema solare, dopo Plutone e Eris. La sua superficie è estremamente fredda, con temperature che variano tra 32 e 36 K (-241 e -237 °C), e è ricoperta da ghiacci di metano, etano e probabilmente azoto2. Questo pianeta nano ha un’albedo elevata, riflettendo circa l’80% della luce solare, il che lo rende uno degli oggetti più luminosi nella fascia di Kuiper.
L’orbita di Makemake è caratterizzata da un periodo di rivoluzione di circa 305 anni terrestri e un’inclinazione di 28,9° rispetto al piano dell’eclittica. Il suo perielio (punto più vicino al Sole) è di circa 38,1 unità astronomiche (UA), mentre l’afelio (punto più lontano dal Sole) è di circa 52,8 UA2.
Satelliti e Geologia
Nel 2016, il Telescopio Spaziale Hubble ha rilevato un piccolo satellite, chiamato S/2015 (136472) 1, che orbita attorno a Makemake. Questo satellite è circa 1.300 volte meno luminoso di Makemake e si trova a circa 13.000 miglia dal pianeta nano4.
Ci sono prove che suggeriscono che Makemake potrebbe avere attività geotermica, il che significa che potrebbe avere una geologia attiva e un oceano sotterraneo. Questo rende Makemake un oggetto di grande interesse per gli scienziati che studiano la formazione e l’evoluzione dei pianeti nani.
Importanza nella Scienza Planetaria
La scoperta di Makemake ha avuto un impatto significativo sulla nostra comprensione del sistema solare. La sua esistenza ha contribuito a spingere l’Unione Astronomica Internazionale a ridefinire il concetto di pianeta, portando alla creazione della categoria dei pianeti nani. ha avuto un impatto significativo sulla nostra comprensione del sistema solare. La sua esistenza ha contribuito a spingere l‘Unione Astronomica Internazionale a ridefinire il concetto di pianeta, portando alla creazione della categoria dei pianeti nani.
Fonte: