La Grande Nube di Magellano: il suo destino vicino alla Via Lattea

Uno studio rivela come la LMC perde il suo gas e continua a generare stelle

Il telescopio spaziale Hubble ha recentemente scrutato la Grande Nube di Magellano (LMC), una galassia nana vicina che sta perdendo il suo gas a causa dell’influenza della massiccia Via Lattea. La LMC, una galassia nana situata a circa 160.000 anni luce dalla Terra, occupa uno spazio nell’universo che è circa 20 volte più grande del diametro della Luna piena nel cielo notturno dell’emisfero meridionale.

Questa galassia è oggetto di grande interesse poiché molti astronomi ritengono che non sia in orbita attorno alla Via Lattea, ma stia solo attraversando casualmente la sua vicinanza. Secondo questa teoria, la LMC potrebbe aver appena completato il suo passaggio più ravvicinato alla nostra galassia e aver subito le conseguenze di questo incontro.

Un team di astronomi della NASA e dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha condotto uno studio per osservare l’alone di gas che circonda la LMC utilizzando 28 quasar posizionati dietro di essa. Questa osservazione è stata possibile grazie al telescopio spaziale Hubble, l’unico strumento in grado di rilevare la luce ultravioletta necessaria per questo tipo di analisi.

La luce proveniente dai lontani quasar, alimentati da buchi neri supermassicci, attraversa la nube di gas interstellare della LMC. Durante questo passaggio, la luce di determinate lunghezze d’onda viene assorbita dal gas. Analizzando le variazioni nelle lunghezze d’onda della luce che ha attraversato lo spazio interstellare e raggiunto il telescopio Hubble, il team è riuscito a ottenere un’immagine dettagliata della LMC.

Concept artistico dell'incontro ravvicinato
Concept artistico dell’incontro ravvicinato tra la Via Lattea e la LMC.
NASA, ESA, Ralf Crawford (STScI)

È emerso che l’alone della galassia è sorprendentemente piccolo, con un diametro di circa 50.000 anni luce. Nonostante possa sembrare grande, è in realtà circa 10 volte più piccolo di quanto ci si aspetterebbe per galassie di dimensioni simili.

Andrew Fox dell’ESA, che ha guidato le osservazioni, ha paragonato l’azione della Via Lattea sulla LMC a un gigantesco asciugacapelli che spoglia la galassia nana del suo gas mentre si avvicina. Questo processo ha ridotto notevolmente la massa originale dell’alone della LMC, lasciando solo un residuo compatto visibile oggi.

Pur essendo stata “spogliata” dalla Via Lattea, la LMC continua a combattere e a generare nuove stelle. Secondo Fox, nonostante la perdita di gas, la galassia nana ha ancora abbastanza materiale per formare nuove regioni di stelle. In una situazione diversa, una galassia più piccola avrebbe cessato di esistere, lasciando solo stelle invecchiate.

Il team di ricerca ritiene che la LMC sia al sicuro per il momento, avendo superato il suo passaggio più vicino alla Via Lattea. È improbabile che il resto dell’alone della galassia nana venga ulteriormente spogliato, mentre il gas già perso finirà per essere assorbito dalla nostra galassia.

Ulteriori osservazioni sono previste su altre regioni della LMC per approfondire la comprensione di questo fenomeno. Lo studio condotto è stato accettato per la pubblicazione su The Astrophysical Journal Letters ed è stato reso disponibile sul server di pre-stampa arXiv.

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