Scoperta della tomba della sacerdotessa egizia Idy: tesori e segreti svelati

Una straordinaria scoperta archeologica nella necropoli di Asyut

Una camera funeraria ricca di tesori e una bara magnificamente decorata hanno recentemente svelato dettagli affascinanti sulla vita di un’antica sacerdotessa egizia vissuta quasi 4.000 anni fa. Questa straordinaria scoperta è avvenuta nella necropoli egizia di Asyut, un sito lungo il fiume Nilo che è stato oggetto di scavi archeologici sin dal 2003.

Secondo quanto annunciato di recente, gli archeologi hanno individuato una camera segreta dietro un muro di pietra di cava situato sul fondo di un pozzo verticale profondo 14 metri. Lo scavo di questo pozzo è iniziato nel 2022 e si è protratto per tre campagne di scavo, culminando in una scoperta eccezionale: due bare finemente decorate, una lunga 2,3 metri e l’altra 2,62 metri, che si incastravano l’una nell’altra come bambole russe.

Un’altra importante scoperta è stata un cofanetto contenente vasi canopi utilizzati per conservare gli organi vitali della persona durante il processo di mummificazione, tra cui fegato, milza, polmoni e intestini. Questi vasi erano decorati con le teste dei Quattro Figli di Horus, ciascuno protettore di un organo specifico: Hapy per i polmoni, Imsety per il fegato, Duamutef per lo stomaco e Qebehsenuef per gli intestini.

La camera risalente a circa 1880 a.C. era stata saccheggiata dai tombaroli nell’antichità, ma gran parte dei beni funerari di Idy, la sacerdotessa, erano rimasti intatti. Oltre alle bare, gli scavi hanno portato alla luce figurine di legno, un pugnale, insegne faraoniche e offerte alimentari agli Dei.

Le iscrizioni sulle bare forniscono preziose informazioni sulla defunta, Idy, una sacerdotessa della dea Hathor che deteneva il titolo onorifico di “Signora della Casa”. Le iscrizioni narrano anche il viaggio nell’aldilà della sacerdotessa. Nonostante i danni causati dai tombaroli, resti delle ossa e degli abiti di Idy sono stati rinvenuti nella bara.

Le prime analisi condotte dai ricercatori indicano che la sacerdotessa aveva all’incirca 40 anni al momento della morte e presentava un difetto congenito al piede, sebbene la causa del decesso rimanga sconosciuta. Il sontuoso funerale e il titolo ricoperto suggeriscono che Idy occupasse una posizione di rilievo nella corte dell’antico Egitto.

Idy è stata sepolta nella tomba di suo padre, Djefaihapi I, un alto funzionario durante il Medio Regno sotto il faraone Senusret I. Gli scavi in corso della tomba sono stati un’opera internazionale che ha coinvolto la Libera Università di Berlino, l’Università di Sohag in Egitto, l’Università di Kanazawa in Giappone e l’Accademia Polacca delle Scienze.

Tutti gli artefatti rinvenuti sono stati consegnati al Ministero del Turismo e delle Antichità Egiziano per ulteriori studi e conservazione.

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