I khipus, antichi strumenti di registrazione utilizzati dai popoli andini, erano fatti di corde e nodi e servivano per registrare informazioni, in particolare nell’impero Inca. Sebbene molti di questi oggetti venivano usati per scopi numerici, come censimenti e obblighi fiscali, la loro completa comprensione è stata difficile poiché mancava di una scrittura tradizionale che spiegasse l’uso.
Un recente studio ha rivelato una connessione numerica tra due Khupus scoperti: uno dei più grandi mai scoperti lungo oltre 5 metri con 180 corde e un altro molto complesso con 600 corde. Entrambi questi khipus usano cordoni divisori rossi e bianchi per separare i numeri ma la loro disposizione è diversa. Quello più piccolo sembra una rielaborazione di quello più grande, suggerendo che registrassero le informazioni in modo diverso.
Nonostante la digitalizzazione dei khipus abbia fornito nuovi strumenti per studiarli, molti misteri rimangono, come la motivazione dietro l’uso di due khipus per le stesse informazioni. Si ipotizza che uno potesse registrare i raccolti e l’altro la distribuzione di questi beni. Solo una piccola frazione dei khipus originali è sopravvissuta, ma grazie alla continua digitalizzazione, gli esperti sperano di scoprire ulteriori dettagli che arricchiscano la nostra comprensione della cultura andina.