La scoperta di ambra conferma la presenza di un’antica foresta in Antartide

Antartide verde: scoperta un'antica foresta pluviale risalente a 90 milioni di anni fa

Immagina di poter viaggiare indietro nel tempo e di trovarti immerso in una foresta lussureggiante, umida e ricca di vita, nonostante tu sia in Antartide. Questo scenario, apparentemente impossibile, è stato confermato grazie a una recente scoperta che ha svelato tracce di antiche foreste pluviali risalenti al Cretaceo, circa 90 milioni di anni fa.

L’incredibile scoperta di ambra in Antartide

Un team di scienziati tedeschi e britannici ha rinvenuto, per la prima volta, ambra fossile nell’Antartide occidentale. Si tratta della resina fossilizzata di antiche conifere, un elemento chiave che rivela come il continente oggi ghiacciato fosse un tempo coperto da foreste pluviali simili a quelle della Nuova Zelanda e della Patagonia attuale. Insieme all’ambra, sono stati trovati anche fossili di radici, polline e spore, dimostrando che un tempo questo ambiente era popolato da alberi di conifere capaci di resistere ai lunghi periodi di buio invernale tipici del Polo Sud.

Un habitat caldo e umido

Durante il Cretaceo, l’Antartide godeva di un clima decisamente più caldo rispetto ad oggi. Le foreste dovevano affrontare mesi di oscurità totale, ma riuscivano a sopravvivere grazie alla capacità degli alberi di entrare in uno stato di dormienza. Prima di questa scoperta, l’ambra fossile del Cretaceo era stata rinvenuta solo in Australia e Nuova Zelanda, rendendo questa nuova evidenza ancora più straordinaria.

La storia fossile del continente

Le trivellazioni effettuate nel 2017 nel fondale marino vicino all’Antartide hanno permesso di scoprire radici fossilizzate, polline e ora anche piccoli pezzi di ambra. Questi reperti raccontano di un passato in cui l’Antartide faceva parte del supercontinente Gondwana, condividendo un clima e una vegetazione simili con l’Australia e il Sud America.

Un’antica foresta sopravvissuta agli incendi

L’ambra rinvenuta presenta segni tipici di flusso di resina, un meccanismo di difesa degli alberi contro danni causati da insetti o incendi. Durante il Cretaceo, infatti, l’attività vulcanica era intensa, con frequenti incendi boschivi che segnavano il paesaggio. La resina si è conservata nel tempo grazie alla rapida copertura da parte di sedimenti marini, che l’hanno protetta dalla decomposizione.

Un mosaico di indizi dal passato

Gli scienziati stanno ora analizzando questi reperti per ottenere una comprensione più dettagliata delle foreste antartiche di milioni di anni fa. L’ambra potrebbe contenere frammenti di corteccia o addirittura tracce di vita intrappolate al suo interno, offrendo uno sguardo unico su un ecosistema preistorico che sfida le nostre attuali conoscenze.

Queste scoperte stanno lentamente componendo il quadro di un’Antartide viva e verde, un continente che, milioni di anni fa, brulicava di piante e alberi, lontano dall’immagine ghiacciata che conosciamo oggi.

Fonte: https://www.cambridge.org/core/journals/antarctic-science/article/first-discovery-of-antarctic-amber/700244C13B3972F0048EAC029E34263E