Lungo la costa occidentale del Sud America, al largo di Cile e Perù, il fondale oceanico sprofonda rapidamente nelle oscure profondità del Pacifico. Questa regione, nota come Dorsale del Cile, è un’area geologicamente attiva in cui tre placche tettoniche — la placca di Nazca, la placca antartica e la placca sudamericana — si incontrano e si scontrano, scivolando sotto la placca continentale del Sud America in un processo di subduzione.
Un laboratorio naturale di vulcani sottomarini ed ecosistemi unici
Questa intensa attività tettonica genera un fenomeno straordinario: in corrispondenza delle giunzioni tra le placche, l’attività vulcanica ribolle dal sottosuolo, rilasciando calore e nutrienti chimici nell’oceano profondo. Questi ambienti idrotermali, caratterizzati da sorgenti e camini sottomarini, danno vita a un intero ecosistema che prospera nelle profondità oscure e gelide del Pacifico, ben al di sotto della superficie visibile.
La spedizione scientifica: alla scoperta di nuovi mondi sottomarini
A bordo della nave da ricerca Falkor (too) dello Schmidt Ocean Institute, un team internazionale di scienziati, guidato da Jeffrey Marlow della Boston University, Patricia Esquete dell’Università di Aveiro e Eulogio Soto dell’Universidad de Valparaíso, ha avviato una missione esplorativa senza precedenti. La spedizione, partita l’11 ottobre, durerà 55 giorni e ha già rivelato un’enorme quantità di dati sulla biodiversità delle profondità oceaniche.
Utilizzando il veicolo sottomarino a comando remoto SuBastian, i ricercatori stanno raccogliendo spettacolari riprese video di ambienti normalmente inaccessibili all’uomo, mostrando la straordinaria diversità della vita marina che popola il fondale.
Il ciclo del metano e la sua importanza ecologica
Uno degli aspetti più affascinanti studiati durante la spedizione riguarda il ciclo del metano nel fondale marino. Quando gli organismi marini muoiono, affondano e si depositano nei sedimenti, decomponendosi lentamente e generando metano. Questo gas, nel tempo, risale attraverso crepe e fessure del fondale, formando infiltrazioni di metano.
In queste aree, microbi chemiosintetici unicellulari convertono il metano in energia, contribuendo alla formazione di rocce carbonatiche. Questi microbi svolgono un ruolo ecologico fondamentale, poiché intrappolano il metano nel fondale marino, impedendo che questo potente gas serra raggiunga l’atmosfera terrestre.
Un’anteprima delle scoperte: video mozzafiato e biodiversità sorprendenti
Sebbene la spedizione sia ancora in corso e i risultati definitivi arriveranno solo in seguito, le immagini finora raccolte offrono già un’anteprima straordinaria. Tra i momenti salienti si annoverano vasti banchi di granchi ragno, colonie di vermi tubolari Lamellibrachia che formano vere e proprie barriere attorno a cui prosperano reti alimentari complesse, oltre a razze, stelle marine, anemoni e un affascinante calamaro Gonatus onyx. Quest’ultimo è stato ripreso mentre trasportava le sue uova su una membrana, proteggendole come una coperta e scuotendole delicatamente per aiutare i piccoli a schiudersi.
Un altro video, condiviso su Instagram, mostra un verme polichete ondeggiare sul fondale marino, con setole iridescenti che brillano alla luce. Questi invertebrati svolgono un ruolo essenziale negli ecosistemi marini, fungendo da predatori, prede e detritivori che contribuiscono alla pulizia del fondale.
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Alla ricerca di sorgenti e camini inesplorati
La spedizione, che si concluderà il 5 dicembre, si concentra in particolare sulla regione nota come Chile Triple Junction, dove le placche di Nazca e Antartica vengono subdotte sotto la placca sudamericana. In questo punto unico al mondo, una dorsale oceanica viene spinta sotto una placca continentale, creando condizioni geofisiche estremamente dinamiche.
L’esplorazione di questa dorsale sommersa, in combinazione con la mappatura di sorgenti e camini idrotermali ancora sconosciuti, promette di portare a nuove scoperte sulla vita marina e sui processi geologici del margine cileno. Le osservazioni raccolte potranno rivelare segreti nascosti nelle profondità del Pacifico e contribuire alla nostra comprensione di alcuni degli ecosistemi più misteriosi del pianeta.
Un futuro ricco di scoperte ancora da svelare
Questa spedizione rappresenta un passo avanti nell’esplorazione degli oceani, offrendo uno sguardo senza precedenti su un mondo sottomarino ricco di vita e di fenomeni geologici spettacolari. Nei prossimi mesi, i dati raccolti potrebbero cambiare il nostro modo di vedere gli oceani e il loro ruolo nel mantenimento dell’equilibrio ecologico globale. Le profondità marine del margine cileno del Pacifico potrebbero rivelarsi una vera e propria miniera d’oro per la scienza, con scoperte che contribuiranno a comprendere meglio i complessi intrecci tra geologia, chimica e biologia marina.