Straordinaria: una nave mercantile di 2.000 anni fa ritrovata a Siracusa

Un tesoro nascosto: la scoperta di una nave mercantile di duemila anni fa al largo di Siracusa

Gli archeologi italiani hanno recentemente scoperto una nave mercantile affondata quasi duemila anni fa nei pressi della provincia di Siracusa. Nonostante il lungo tempo trascorso dall’incidente, il carico della nave è rimasto in gran parte intatto, parzialmente coperto dal fondale marino. Tra i reperti, circa 40 anfore sono state rinvenute, diventando rifugi per la vita marina locale.

L’importanza della scoperta

Coordinati dalla Soprintendenza del Mare, gli studi sulla nave affondata sono ancora in corso. Sebbene la datazione al carbonio dei materiali non sia stata completata, gli esperti suggeriscono che il naufragio risalga alla fine del I secolo a.C. o all’inizio dell’età augustea (dal 31 a.C. al 14 d.C.). Le anfore, utilizzate nell’antichità per il trasporto delle merci, potrebbero essere solo una parte della scoperta. Infatti, esiste la possibilità che il resto della nave sia intatto, sepolto sotto i sedimenti accumulatisi nel corso dei secoli.

Un carico prezioso

Il team di ricerca ritiene che le anfore trovate sulla nave fossero cariche di allume, un composto chimico naturale molto probabilmente estratto e commercializzato dagli abitanti dell’isola di Lípara, distante poco più di 200 km da Siracusa. All’epoca, l’allume era utilizzato nella produzione tessile per fissare i coloranti nei tessuti, giocando un ruolo fondamentale nell’economia mediterranea dell’epoca.

La scoperta della nave

I primi indizi sull’affondamento della nave emersero nel gennaio 2022, quando alcuni pescatori di Avola, nel siracusano, segnalarono la presenza di possibili oggetti sui fondali marini della Riserva Naturale dell’Oasi Faunistica di Vendicari. Le successive indagini portarono alla realizzazione di un modello 3D del sito, generato tramite fotogrammetria. L’area del ritrovamento si trova a circa 5 km dalla costa e a una profondità di 70 metri.

Prossimi passi nella ricerca

La ricerca è ancora lontana dall’essere completata. Tutti i materiali recuperati, inclusi frammenti ceramici e sedimenti, dovranno essere sottoposti ad analisi di laboratorio per determinare con maggiore precisione la cronologia e l’origine del carico. Alcune anfore sono state trovate allineate, presumibilmente nella posizione originaria di deposito sulla nave.

Un tuffo nel passato

Curiosità: il “modello” delle anfore ritrovate è noto come Richborough 527, nome che deriva dal sito archeologico di Richborough nel Kent, in Inghilterra, dove furono rinvenuti per la prima volta modelli in ceramica molto simili.

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