I maschi di zanzara sordi non si accoppiano, come dimostra una recente ricerca che ha manipolato i geni delle piccole mosche per esplorare l’importanza dell’udito nella loro vita sessuale. Lo studio si è concentrato su Aedes aegypti, zanzare responsabili della diffusione di virus che colpiscono circa 400 milioni di persone all’anno con malattie come la dengue, la febbre gialla e lo Zika. È emerso che durante l’accoppiamento, per i maschi di zanzara è fondamentale percepire il suono della propria compagna.
Le zanzare si accoppiano in volo e il battito delle ali della femmina è cruciale nel processo di seduzione. Le femmine battono le ali a circa 500 hertz per attrarre i maschi, che a loro volta rispondono ronzando a circa 800 hertz. Fino a poco tempo fa, non si sapeva se la perdita dell’udito nei maschi zanzara avrebbe disturbato o eliminato completamente l’accoppiamento.
Per risolvere questo interrogativo, i ricercatori hanno creato zanzare sorde eliminando una proteina chiamata trpVa, fondamentale per l’udito, utilizzando il sistema CRISPR-Cas9 per disattivare il gene responsabile. L’analisi dei cervelli delle zanzare mutanti ha rivelato che i neuroni deputati alla percezione dei suoni non rispondevano ai battiti delle ali femminili. Di conseguenza, gli insetti con problemi uditivi non hanno mostrato interesse nell’accoppiarsi con le femmine.
Secondo il professor Craig Montell, autore dello studio, “Se non possono percepire il battito delle ali femminili, non sono interessati”. Al contrario, quando l’udito non è stato compromesso, le zanzare A. aegypti si sono dimostrate molto più attive nell’accoppiarsi.
Le femmine zanzara, invece, hanno mostrato interesse anche verso i maschi sordi. “L’impatto sulle femmine è minimo rispetto ai maschi”, ha sottolineato Montell. Queste scoperte potrebbero essere applicabili ad altre specie di zanzara, offrendo nuove prospettive nella lotta alle malattie trasmesse da questi insetti.
Il dottor Joerg Albert, esperto di accoppiamento delle zanzare dell’Università di Oldenburg in Germania, ha evidenziato che le zanzare femmine sono le principali responsabili della diffusione delle malattie, ma senza la capacità dei maschi di percepire e inseguire acusticamente le femmine, potrebbero essere a rischio di estinzione.
Di conseguenza, mirare al trpVa potrebbe integrare le strategie attuali per il controllo delle popolazioni di zanzare, come ad esempio il rilascio di maschi sterili. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista PNAS.
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