Le estinzioni di massa sono eventi catastrofici che hanno drasticamente ridotto la biodiversità della Terra in periodi geologici relativamente brevi. Questi eventi, che hanno spazzato via una parte significativa della biodiversità, sono risultati in trasformazioni globali, offrendo una visione unica sull’evoluzione della vita sulla Terra e possono durare da pochi millenni a milioni di anni. Ma quante estinzioni di massa si sono verificate nel corso della storia del nostro pianeta?
Estinzione Ordoviciana-Siluriana (circa 450 milioni di anni fa)
Questa estinzione ha colpito principalmente organismi marini, come coralli e conchiglie riducendo la biodiversità oceanica dell’ 85%. Si ritiene che questa estinzione sia stata causata dalla deriva dei continenti e da una lunga glaciazione del Gondwana. C’è quindi stato un improvviso raffreddamento globale e un conseguente abbassamento del livello del mare. Gli esperti pensano che questa estinzione potrebbe essere stata innescata da lampi di raggi gamma derivanti dall’esplosione di una supernova vicina, causando squilibri climatici e nella catena alimentare.
Estinzione Devoniano superiore (circa 375 milioni di anni fa)
Durante il passaggio dal Frasniano e il Famenniano, si verifico un evento conosciuto come Kellwasser, che colpì 82% delle specie. Sebbene alcuni scienziati ritengono che l’evento sia stato causato dall’impatto con diversi asteroidi, non fu un evento immediato perché durò 3 milioni di anni. Secondo una più recente ricerca, l’evento potrebbe essersi protratto per 50 milioni di anni, Un’altra teoria ipotizza che il danneggiamento dello strato di ozono, causato da un riscaldamento globale, abbia portato ad un aumento delle radiazioni ultraviolette, contribuendo all’estinzione.
Estinzione Permiano-Triassico ( circa 250 milioni di anni fa)
Questa estinzione viene considerata come la più devastante della storia, con la scomparsa del 96% di specie marine e il 50%delle famiglie animali. Molti ricercatori ritengono sia stata causata dall’impatto di un enorme asteroide il cui cratere è stato rinvenuto in Australia, oppure da una catastrofica eruzione vulcanica come quella del gran Trappo Siberiano. Un’altra ipotesi vede un alto livello di anidride carbonica che potrebbe aver causato l’anossia degli oceani, liberando gas tossici come l’idrogeno solforato, con conseguenze devastanti sul pianeta.
Estinzione di massa Triassico-Giurassico (circa 200 milioni di anni fa)
Alla fine del Triassico, la temperatura globale salì di 5 gradi, portando all’estinzione del 76% di specie viventi, tra cui anfibi primitivi e terapsidi. Le cause proposte per questo evento vedono impatti con asteroidi , variazioni climatiche, cambiamenti climatici, anossia dei fondali causati dalla separazione della Pangea.
Estinzione di massa Cretaceo-Paleocene (circa 65 milioni di anni fa)
Alla fine di questo periodo, il 75%delle specie inclusi i dinosauri non aviani si estinsero. Nel 1980 gli esperti trovarono una concentrazione anomala di iridio, generando la teoria dell’impatto con l’asteroide. Il cratere trovato in Messico, conferma questa teoria. Il meteorite di 10 km di diametro liberò un’energia pari a 10.000 volte delle armi nucleari. Un’altra prova di questa teoria è un altro cratere di impatto trovato nell’Oceano Indiano. Analisi dimostrano che la vita marina si riprese alquanto rapidamente, in meno di un secolo.
Oggi, alcuni scienziati ritengono che la Terra stia vivendo una “sesta estinzione di massa”, causata principalmente dalle attività umane, come il cambiamento climatico e la perdita di habitat. Questo rende urgente proteggere la biodiversità per evitare ulteriori danni.