Gli scienziati mirano a indurre le cellule tumorali ad autoeliminarsi, sfruttando un meccanismo naturale di morte cellulare presente nel nostro corpo.
Ogni giorno, il corpo elimina miliardi di cellule attraverso un processo di rinnovamento e eliminazione cellulare noto come apoptosi. È proprio su questo processo che si basa la nuova ricerca.
Nel nuovo approccio, i ricercatori hanno unito artificialmente due proteine per attivare una serie di geni legati alla morte cellulare, inducendo le cellule tumorali a rivoltarsi contro se stesse. I dettagli di questo studio sono stati pubblicati sulla rivista Science.
La molecola sviluppata in laboratorio agisce come una sorta di “colla molecolare” che lega due specifiche proteine:
- BCL6: una proteina che, se mutata, può causare linfomi, un tipo di tumore del sangue.
- CDK9: un enzima che catalizza l’attivazione genica, stimolando i geni dell’apoptosi che BCL6 solitamente mantiene inattivi.
“Utilizziamo qualcosa da cui il cancro dipende per sopravvivere e lo trasformiamo nel fattore che lo distrugge”, spiega Nathanael Gray, coautore dello studio.
Eliminazione delle cellule tumorali
Questo metodo rappresenta un approccio innovativo rispetto ai trattamenti antitumorali tradizionali, come la chemioterapia e la radioterapia, che spesso danneggiano anche le cellule sane. Al contrario, i ricercatori hanno sviluppato un sistema che attiva meccanismi di autodistruzione naturali specifici delle cellule tumorali.
Accendere un processo normalmente spento nelle cellule tumorali è una strategia inusuale rispetto alle terapie mirate, che di solito inibiscono specifici fattori tumorali. “Finora si è cercato di disattivare questi meccanismi nel cancro. Noi, invece, puntiamo a utilizzarli per attivare segnali che possano avere valore terapeutico”, aggiunge un altro autore dello studio, Roman Sarot.
Un aspetto positivo è che la molecola, almeno nei test condotti sui topi, non ha mostrato effetti collaterali tossici.
Va notato, tuttavia, che questa tecnica sembra essere specifica per le cellule del linfoma. Nei test su 859 diversi tipi di cellule tumorali in laboratorio, il composto ha colpito soltanto le cellule legate al linfoma.
Nonostante le limitazioni, questo studio rappresenta un passo avanti verso cure più efficaci contro il cancro.
Fonte:
https://med.stanford.edu/news/all-news/2024/10/protein-cancer.html