Una nuova scoperta archeologica ha portato alla luce, l’antica città Maya, Valeriana. Il ritrovamento è stato fatto nello stato di Campeche, in Messico. Grazie alla tecnologia Lidar, gli archeologi hanno identificato strutture come piramidi, campi sportivi e strade rialzate. Si stima che nel periodo di massimo splendore, tra il 750 e l’850 d.C. la città potesse ospitare tra le 30.000 e 50.000 persone.
La città è considerata seconda in base alla densità dopo Calakmul e offre nuove prospettive sullo studio delle civiltà nei tropici, contrariamente all’idea che queste fossero meno sviluppate. Nonostante non si conoscano le cause esatte della sua scomparsa, il cambiamento climatico è ritenuto un fattore rilevante.
Il team di ricerca ha scoperto tre siti in un’area equivalente a quella di Edimburgo e ha identificato 6.764 edifici. La tecnologia Lidar ha permesso di mappare aree che in passato erano difficili da esplorare, suggerendo che molte altre città Maya potrebbero essere nascoste da qualche parte. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Antiquity.