Il satellite Landsat 8 della NASA ha recentemente catturato rare immagini di un insolito “fumo marino” che avvolgeva un ghiacciaio antartico, osservato all’inizio di questo mese. Il fenomeno atmosferico si è manifestato sopra il ghiacciaio di Pine Island, noto per il suo rapido processo di fusione.
Oltre al fumo marino (o nebbia), le immagini della NASA rivelano anche flussi di neve sospinti da forti venti verso l’interno del continente, offrendo una visione dettagliata e suggestiva dell’area ripresa il 10 ottobre di quest’anno.
Origine del “fumo marino”
Il “fumo marino” si forma a causa dell’ampia differenza di temperatura tra il ghiaccio e l’acqua che circonda il ghiacciaio. I venti spingono via l’acqua fredda, portando in superficie l’acqua più calda degli strati oceanici profondi. Quando questa acqua calda incontra l’aria gelida, si condensa rapidamente, trasformandosi in minuscoli cristalli di ghiaccio e generando la caratteristica nebbia che avvolge questa parte dell’Antartide.
L’azione del vento incide anche sulla superficie della calotta glaciale: la neve viene sollevata come spazzata via, lasciando evidenti tracce sulla superficie. Questo fenomeno contribuisce alla formazione delle spettacolari colate di neve visibili nelle immagini.
Una scena rara catturata dai satelliti della NASA
L’immagine satellitare dell’Antartide, in cui si osservano sia il “fumo marino” sia le colate di neve, è un evento piuttosto raro. Christopher Shuman, ricercatore e glaciologo dell’Università del Maryland, spiega che fenomeni atmosferici così vicini alla superficie sono spesso nascosti dalle nubi; in questo caso, però, le condizioni a inizio ottobre erano ideali per la ripresa.
Queste nuove osservazioni offrono importanti dati per comprendere meglio i meccanismi che avvengono nei ghiacciai, una conoscenza fondamentale di fronte alla minaccia del riscaldamento globale.
Il ghiacciaio di Pine Island, insieme al vicino Thwaites (noto come “il ghiacciaio del giorno del giudizio”), è coinvolto in un processo di fusione accelerata e regolarmente rilascia nuovi iceberg, alcuni dei quali, come il B-49 e il B-46, raggiungono dimensioni così notevoli da meritare un nome proprio.
Fonte:
https://earthobservatory.nasa.gov/images/153509/streaming-snow-and-sea-smoke