Progettato dalla Boeing e gestito dalla US Space Force (USSF), l’X-37B è un veicolo spaziale riutilizzabile e comandato a distanza, ideato per operare in orbita terrestre bassa (LEO) a un’altitudine tra i 240 e gli 800 chilometri. La sua missione principale è sperimentare tecnologie avanzate per veicoli riutilizzabili, mirate a supportare ambiziosi obiettivi spaziali a lungo termine.
Il 29 dicembre 2023, l’X-37B ha avviato la sua settima missione (OTV-7), durante la quale ha condotto esperimenti sugli effetti delle radiazioni spaziali e testato nuove tecnologie per il monitoraggio dello spazio (Space Domain Awareness, SDA). Nell’ambito di questa missione, il veicolo eseguirà prossimamente una serie di manovre innovative per variare la sua orbita terrestre: sfruttando l’atmosfera superiore per rallentare e abbassare l’orbita, adotterà una tecnica detta “aerobraking”, che consente di ridurre il consumo di carburante.
Si tratta della prima volta in cui l’X-37B adotta l’aerobraking, una manovra strategica che gli permetterà di eludere i sistemi di rilevamento di nazioni potenzialmente ostili e di eseguire passaggi a bassa quota in relativa invisibilità. La USSF ha dichiarato che questa nuova operazione è resa possibile grazie a sei missioni precedenti in LEO e a decenni di esperienza derivata dalle missioni lunari e marziane. Un esempio simile risale al 1997, quando il Mars Global Surveyor utilizzò i suoi pannelli solari come “ali” per attraversare l’atmosfera superiore di Marte e abbassare progressivamente la sua orbita. Più di recente, altre sonde marziane, come Mars Odyssey (2001), Mars Reconnaissance Orbiter (2006) e l’ExoMars Trace Gas Orbiter dell’ESA (2017-2018), hanno adottato strategie simili.
“Questa serie di manovre dimostra l’impegno della Space Force nell’innovazione rivoluzionaria per la sicurezza spaziale nazionale,” ha dichiarato il Segretario dell’Aeronautica Militare Frank Kendall. Anche il capo delle operazioni spaziali, Gen. Chance Saltzman, ha sottolineato l’importanza della missione: “Questa manovra unica rappresenta un traguardo cruciale per la USSF, espandendo le nostre capacità operative in un ambiente sempre più sfidante. Il successo raggiunto è il risultato della dedizione e della tenacia del team”.
Benché dettagli specifici sulle capacità dell’X-37B rimangano riservati, nel 2019 l’ex segretaria dell’USAF Heather Wilson ha descritto alcune delle sue straordinarie doti evasive all’Aspen Security Forum: “[L’X-37B è] affascinante perché può seguire un’orbita ellittica simile a un uovo e, avvicinandosi alla Terra, riesce a variare la sua posizione. Questo rende impossibile ai nostri avversari prevederne il tragitto.”
Jonathan McDowell, astronomo e astrofisico del Centro Harvard-Smithsonian, ha commentato come queste capacità sfuggenti complichino i tentativi di tracciamento: “La sua discesa nell’atmosfera comporta un cambio di tempistica, rendendo imprevedibile il momento esatto in cui sorvola nuovamente un’area. Questo obbliga i sistemi di tracciamento a riadattarsi, richiedendo loro un impegno ben maggiore rispetto a una normale previsione orbitale”.
Al termine della manovra di aerofreno, l’X-37B riprenderà i suoi test fino al completamento della missione. Gli obiettivi dell’OTV-7 includono esperimenti in nuovi regimi orbitali, test su tecnologie SDA di nuova generazione e studi sugli effetti delle radiazioni su semi vegetali, nell’ambito dell’esperimento “Seeds-2” condotto con la NASA.
Infine, il veicolo rilascerà alcuni componenti del modulo di servizio, seguendo le normative internazionali per la mitigazione dei detriti spaziali. Conclusa la missione, l’X-37B rientrerà sulla Terra, come già avvenuto nelle sue sei missioni precedenti.