La spugna di mare Theonella conica, presente nel Mar Rosso e nell’Oceano Indiano, ha sviluppato un metodo sorprendente per sopravvivere in ambienti inquinati, accumulando elevate concentrazioni di molibdeno, un metallo pesante potenzialmente tossico. I ricercatori dell’Università di Tel Aviv, hanno scoperto che questa spugna contiene oltre 46.000 microgrammi di molibdeno per grammo di peso secco, una concentrazione senza pari negli organismi marini.
La chiave della sua resilienza risiede in una relazione simbiotica con il batterio Entotheonella sp, che agisce come un organo disintossicante, trasformando i molibdeni in in composti minerali sicuri. Questa simbiosi potrebbe non solo proteggere la spugna ma anche contribuire a un sistema di difesa contro i predatori.
Le implicazioni di questa scoperta potrebbero estendersi alla gestione dell’inquinamento. Analoghe ricerche su altre spugne hanno mostrato che l’Entotheonella è capace di accumulare e neutralizzare metalli tossici come bario e arsenico, aprendo possibilità per trattamenti di acqua contaminata, un problema che colpisce milioni di persone nel mondo. La ricerca è stata pubblicata su Science Advances.