La daltonia è una condizione piuttosto diffusa, che colpisce circa uno su 12 uomini e una su 200 donne in tutto il mondo. Al contrario, la tetracromia è una condizione molto più rara, che rappresenta il totale opposto della daltonia: i tetracromati potrebbero avere accesso a un mondo di colori che la maggior parte di noi non può percepire.
Secondo Healthline, una persona media ha la capacità di distinguere circa un milione di sfumature di colore. Si ritiene che le persone con tetracromia possano percepire fino a 100 milioni di sfumature, anche se la ricerca su questa condizione è ancora in fase iniziale.
La tetracromia è il risultato di una mutazione genetica simile a quella della daltonia. Mentre la maggior parte delle persone nasce con tre coni nell’occhio per distinguere le diverse sfumature di colore, i tetracromati ne possiedono quattro. Secondo la Cleveland Clinic, i tetracromati sono particolarmente sensibili ai colori simili all’arancione.
Concetta Antico, intervistata da BBC Future, ha condiviso la sua esperienza come tetracromata. Durante le sue lezioni d’arte, chiedeva agli studenti se riuscissero a vedere i colori che lei percepiva così vividi, ma solo in seguito ha scoperto che erano invisibili per loro. Si stima che fino al 12 percento delle persone con cromosoma XX possano essere tetracromatiche, ma non tutte potranno vivere un’esperienza così intensa come quella di Antico.
La ricerca sulla tetracromia è ancora limitata e poco si sa sulla sua diffusione e sugli effetti sulla visione. Alcune persone con tetracromia debole potrebbero avere una migliore capacità nel distinguere le sfumature, mentre coloro con una tetracromia forte potrebbero vedere un mondo di colori inaccessibile alla maggior parte di noi.
Attualmente non esiste un metodo di test affidabile per confermare la presenza di tetracromia, nonostante le affermazioni online. I ricercatori utilizzano test del DNA per individuare mutazioni genetiche, ma confermare la tetracromia richiede tecnologie altamente specializzate in contesti di ricerca.
È importante considerare che la percezione del colore può variare da persona a persona, anche tra coloro con i tre coni standard. La percezione del colore non dipende solo da ciò che vediamo, ma anche da come il cervello interpreta i colori, il che può essere soggettivo.
Infine, per coloro che non sono naturalmente dotati nella percezione del colore, ci sono sviluppi in corso per la creazione di speciali occhiali che potrebbero offrire a tutti la possibilità di vedere il mondo con una percezione simile a quella dei tetracromati, come Antico.
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