Come si faceva il bagno prima che esistesse il sapone?

Dall'antichità all'era moderna: come il sapone ha rivoluzionato l'igiene personale nel corso dei secoli.

Fare la doccia è un’attività amata da molte persone: rimuovere lo sporco dopo una lunga giornata di lavoro o di svago è un momento di piacere. Grazie all’avvento del sapone, in particolare dei saponi moderni, questa pratica è diventata molto più semplice. Ma come ci si lavava prima dell’invenzione del sapone?

Il sapone è una sostanza antica, con una formula piuttosto semplice, e non è sempre stato disponibile. In passato, l’acqua era il principale mezzo per lavarsi, come dimostrano le antiche civiltà che abitavano la valle del fiume Indo, nell’attuale Pakistan, India e Afghanistan.

Una delle civiltà di questa regione, che visse tra il 2600 e il 1900 a.C., utilizzava il Grande Bagno di Mohenjo-daro, un complesso balneare pubblico dove le persone si lavavano con il vapore. Tuttavia, l’acqua e il vapore hanno dei limiti in termini di pulizia.

Anche altre culture usavano metodi diversi per l’igiene. Greci e Romani, per esempio, dopo essersi lavati con acqua nei bagni pubblici, si ungevano con oli d’oliva profumati e poi utilizzavano uno strumento ricurvo, chiamato strigile, per raschiare via gli eccessi. Questo metodo serviva più a mascherare odori piuttosto che a garantire una pulizia profonda.

Nel mondo occidentale, l’abitudine di fare il bagno con sapone si affermò solo nella prima metà dell’Ottocento, quando i grassi a basso costo divennero disponibili e la rivoluzione industriale portò alla produzione di sapone nelle fabbriche. Le guerre del secolo suscitarono un rinnovato interesse per la sterilizzazione e l’igiene, e le aziende produttrici di sapone iniziarono a promuovere il prodotto, trasformandolo in un elemento essenziale della vita quotidiana.