Videogiochi, esercizio fisico e salute mentale: il legame rivelato da uno studio innovativo

Giochi e movimento per una mente sana: scoperte e implicazioni

Un nuovo studio preprint, che non è ancora stato sottoposto a revisione paritaria, ha suggerito che giocare ai videogiochi è associato a migliori capacità cognitive, mentre l’esercizio fisico è correlato a una migliore salute mentale. Questa ricerca si inserisce in un contesto di studi sulla medicina preventiva che esplorano i fattori dello stile di vita che possono influenzare la salute cognitiva e mentale.

I videogiochi sono spesso considerati un mezzo per migliorare le capacità cognitive, come la memoria, la risoluzione dei problemi e le abilità comunicative. D’altra parte, l’esercizio fisico è noto per i suoi effetti positivi sulla salute mentale, riducendo i sintomi di depressione e ansia.

Per approfondire questo argomento, i ricercatori hanno condotto lo studio Brain and Body coinvolgendo oltre 2.000 partecipanti provenienti da diverse parti del mondo. I partecipanti hanno compilato questionari demografici, clinici e psicologici, oltre a un questionario sull’attività fisica svolta settimanalmente.

Successivamente, sono stati invitati a partecipare a giochi cerebrali online progettati per valutare diversi aspetti della cognizione, come la memoria, l’attenzione, il ragionamento e le abilità verbali.

I risultati hanno mostrato che giocare ai videogiochi ha avuto un impatto positivo sulle capacità cognitive, mentre l’esercizio fisico regolare ha migliorato la salute mentale. Tuttavia, non è emersa una correlazione tra giocare ai videogiochi e la salute mentale, né tra l’esercizio fisico e le abilità cognitive.

Il professor Adrian Owen, esperto di neuroscienze cognitive e imaging presso la Schulich School of Medicine & Dentistry dell’Università di Western, ha sottolineato che giocare ai videogiochi potrebbe migliorare le capacità cognitive senza influenzare la salute mentale, mentre l’esercizio fisico potrebbe favorire la salute mentale senza impattare sulle abilità cognitive.

Lo studio ha rivelato che i partecipanti che giocavano ai videogiochi per almeno cinque ore a settimana si comportavano cognitivamente come persone più giovani di quasi 14 anni, mentre coloro che praticavano meno frequentemente si comportavano come individui più giovani di circa 5 anni.

Inoltre, coloro che rispettavano o superavano le linee guida dell’OMS sull’attività fisica settimanale avevano una minore probabilità di manifestare sintomi di depressione e ansia.

Pur basandosi su dati auto-riferiti, che potrebbero essere soggetti a distorsioni, i risultati dello studio forniscono importanti spunti per comprendere meglio il legame tra corpo e mente.

Questi risultati potrebbero orientare le scelte di stile di vita per favorire un invecchiamento cognitivo sano, come ha sottolineato il professor Owen. Il documento preprint è stato pubblicato su PsyArXiv e i dettagli saranno presentati al Science and Industry Museum il 19 ottobre come parte del Manchester Science Festival.

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