Prendete il vostro telefono e fate un selfie. In che direzione avete girato la testa? Secondo la ricerca psicologica, è probabile che abbiate mostrato il vostro lato sinistro, senza forse esserne consapevoli. Questo fenomeno è noto come “bias del lato sinistro” e affonda le sue radici nel passato, quando i dipinti ad olio erano il mezzo principale per esprimersi.
Il bias del lato sinistro è stato osservato per la prima volta negli anni ’70 da Christopher McManus e Nicholas Humphrey dell’Università di Cambridge. Analizzando 1.474 ritratti dell’Europa occidentale dal XVI al XX secolo, hanno scoperto che il 60% di essi mostrava il lato sinistro del soggetto. Questo fenomeno è stato confermato da studi successivi, che hanno rivelato una preferenza generale per il lato sinistro nei ritratti artistici.
Un’interessante scoperta è emersa riguardo ai selfie: mentre nei ritratti tradizionali il lato sinistro è predominante, nei selfie il lato destro è più comune. Questo potrebbe essere dovuto al fatto che i selfie sono spesso scattati utilizzando lo specchio, il che porta a una rappresentazione invertita del viso.
Ulteriori ricerche condotte nel 2015 hanno confermato che le persone tendono a mostrare il loro lato sinistro in foto standard, ma optano per il lato destro nei selfie specchiati. Questo bias sembra essere stabile tra diverse città e tra i sessi, con una preferenza per il lato sinistro che si estende anche alle foto di scimpanzé.
Le ragioni dietro il bias del lato sinistro sono state oggetto di dibattito. Una spiegazione plausibile è che le espressioni facciali delle emozioni siano più intense sul lato sinistro del viso, rendendolo più attraente per le rappresentazioni artistiche. Questa teoria è supportata da studi che dimostrano una maggiore espressività anatomica del lato sinistro.
Un’altra ipotesi riguarda la preferenza per girare la testa verso destra per prima, ma le prove a sostegno di questa teoria sono limitate. Studi recenti hanno evidenziato una differenza nel bias del lato sinistro tra ritratti maschili e femminili, con una maggiore predominanza nel caso delle donne.
Nonostante la presenza di diversi fattori che influenzano il bias del lato sinistro, rimane un fenomeno intrigante che continua a suscitare interesse tra gli studiosi. La ricerca in questo campo è in costante evoluzione, con nuovi studi che cercano di approfondire la comprensione di questo strano comportamento umano.
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