Scoperta di Sette Nuove Specie di Rane Albero nel Madagascar Ispirate a Star Trek

Un'avventura scientifica tra le foreste pluviali del Madagascar porta alla scoperta di rane con chiamate da film di fantascienza.

Una grande avventura attendeva il team di ricercatori che si è avventurato nelle foreste pluviali del Madagascar. Il risultato? La scoperta di sette nuove specie di rane albero, ognuna con chiamate insolite che ricordano effetti sonori da film di fantascienza, in particolare da Star Trek.

Le rane di recente scoperta, diverse dalle classiche rane che gracchiano, hanno chiamate che possono assomigliare a uccelli e a suoni tipici dell’universo di Star Trek. I ricercatori, alcuni dei quali appassionati Trekkies, hanno deciso di omaggiare la serie dando loro nomi ispirati ai personaggi di Star Trek.

Le rane sono state individuate nelle regioni montuose del Madagascar, un’isola che ospita circa il 9% di tutte le specie di rane del mondo. Inizialmente si pensava che tutte le rane appartenessero alla stessa specie, Boophis marojezensis, ma la nuova ricerca ha rivelato l’esistenza di otto specie distinte.

Queste rane vivono lungo i torrenti a rapida scorrimento, e si pensa che abbiano sviluppato chiamate strane e ad alta frequenza per farsi sentire sopra il rumore dell’acqua. Le differenze nelle chiamate hanno aiutato i ricercatori a identificare le diverse specie, supportate anche dall’analisi genetica.

Le sette nuove specie di rane albero sono state nominate come segue: B. kirki sp. nov., B. picardi sp. nov., B. siskoi sp. nov., B. janewayae sp. nov., B. archeri sp. nov., B. pikei sp. nov., e B. burnhamae sp. nov. Alcune di queste specie vivono in stretto contatto tra loro, mentre altre sono sparse a diverse altitudini e microhabitat.

La scoperta di queste specie potrebbe contribuire agli sforzi di conservazione della foresta pluviale del Madagascar. Il team di ricercatori ha dovuto affrontare lunghe e impegnative spedizioni per individuare queste rane, dimostrando il loro impegno nella ricerca scientifica e nella salvaguardia della biodiversità.

Lo studio, pubblicato sulla rivista Vertebrate Zoology, rappresenta un importante contributo alla conoscenza e alla conservazione di queste affascinanti creature che popolano le foreste pluviali del Madagascar.

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