Lo storico annuncio è stato dato dall’attore e presentatore Josh Graves nel corso di una puntata di un programma televisivo e rapidamente ha fatto il giro del mondo. A Petra, in Giordania, come annunciato a Discovery Channel Expedition Unknown, è stata scoperta una tomba di 2000 anni fa contenente dodici corpi ed un ricco corredo. Si tratta di un luogo che certamente non ha bisogno di presentazioni trattandosi di uno dei più rinomati siti archeologici al mondo, frequentato annualmente da migliaia di turisti che qui si recano per ammirarne case, tombe e templi scavati interamente nella roccia.
A fare l’importante scoperta è stato un team di ricercatori guidati dal noto archeologo dell’American Center of Research Paul Creasman: le indagini hanno portato ad accertare la presenza, al di sotto di uno dei più importanti monumenti dell’antica città, è presente una tomba in perfetto stato di conservazione, al cui interno sono presenti dodici scheletri umani insieme ad una ricca serie di corredi funerari.
Le prime stime hanno portato a datare la tomba a 2000 anni fa, un periodo nel quale la città viveva il suo momento di massima ricchezza e benessere in virtù della sua posizione favorevole per le rotte commerciali. La fondazione di Petra, lo ricordiamo, risale agli Edomiti ma successivamente divenne nota come la capitale del popolo arabo dei Nabatei, che oltre a rendere il trasito commerciale fiorente la trasformarono in città abitabile realizzando, interamente scavato nella roccia, un sistema di condutture per l’acqua estremamente sofisticato.
Nei secoli successivi furono principalmente famiglie beduine ad abitarla e, ancora, dopo, saccheggiatori e tombaroli. Solo nel 1812 Petra venne riscoperta grazie all’esploratore svizzero Johann Ludwig Burckhardt che la trovò per caso. Ventisei anni dopo ebbero inizio le prime missioni archeologiche ma ancora oggi vi sono scavi in atto in quello che è stato dichiarato, nel 1985, patrimonio dell’umanità dall’Unesco.
La tomba è stata trovata ad agosto ed è stata mostrata durante il programma televisivo: per individuarla è stata sfruttata la tecnica del georadar, sfruttando cioè impulsi radar per rilevare la presenza di oggetti nel sottosuolo. Aprendo la tomba è stata rilevata la presenza di dodici resti scheletrici e di corredi funerari in ferro, ceramica in bronzo. Straordinariamente infatti la tomba non è mai stata saccheggiata e al suo interno è presente, tra le altre cose, anche uno splendido ed elaborato calice di ceramica.
Si tratta dunque di una scoperta di notevole rilevanza: i ricercatori potranno infatti ricostruire ancor più nel dettaglio la storia di Petra e del modo di vivere dei Nabatei. A tal proposito Creasman ha dichiarato: “Speravamo di trovare qualcosa che potesse darci nuove informazioni sul luogo in cui vivevano: i resti umani possono essere uno strumento davvero prezioso in questo senso”. Gli studi proseguiranno per studiare gli scheletri mediante la tecnica del Dna antico.