Gli scavi condotti nella grotta di Tamp Pà Ling, nel Laos , hanno rivelato fossili umani risalenti a 86.000- 30.000 anni fa alcuni dei primi Homo Sapiens dell’Asia sudorientale continentale. Le nuove scoperte rivelano che le condizioni nella grotta hanno subito un notevole cambiamento, passando da un clima temperato a un clima secco. Utilizzando la microstratigrafia, i ricercatori hanno studiato i sedimenti della grotta, identificando come i fossili siano stati trascinati all’interno da detriti e acqua provenienti dalle colline circostanti durante periodi di pioggia intensa.
“ Come i primi Homo sapiens siano finiti sepolti in profondità nella grotta è stato a lungo dibattuto, ma la nostra analisi dei sedimenti indica che i fossili sono stati trascinati nella grotta come sedimenti e detriti sciolti accumulati nel tempo, probabilmente trasportati dall’acqua dalle colline circostanti durante i periodi di forti piogge”.
Inoltre le tracce di carbone e cenere indicano possibili incendi naturali o attività umane, come accendere fuochi. Lo studio ha fornito nuove informazioni sull’adattamento dei primi umani a un ambiente caratterizzato da variabilità climatica. “Questa ricerca ha permesso al nostro team di sviluppare intuizioni senza precedenti sulle dinamiche dei nostri antenati mentre si disperdevano attraverso le mutevoli coperture forestali del Sud-est asiatico e durante periodi di instabilità climatica regionale variabile”, spiegano gli esperti.