Il Sahara allagato: un evento eccezionale

Ciclone porta piogge intense nel deserto

Il deserto del Sahara, di solito uno dei luoghi più aridi sulla Terra, è stato straordinariamente allagato a settembre nella sua parte nord-ovest, evento eccezionale che non si verificava da decenni. Un ciclone extratropicale ha portato con sé piogge rare e intense, secondo le stime preliminari dell’Osservatorio della Terra della NASA. Si ritiene che Marocco, Algeria, Tunisia e Libia abbiano ricevuto da decine a oltre 200 millimetri di pioggia il 7 e 8 settembre, quest’ultima cifra corrispondente a quanto la regione riceve solitamente in un intero anno.

Houssine Youabeb della Direzione Generale della Meteorologia del Marocco ha dichiarato che erano passati da 30 a 50 anni dall’ultima volta che si era registrata una quantità così elevata di pioggia in così breve tempo. L’effetto di queste piogge straordinarie è stato la formazione di laghi tra le dune di sabbia, persino in luoghi come il Parco Nazionale di Iriqui, dove un letto di lago era rimasto asciutto per decenni. Le immagini satellitari hanno catturato l’estensione dell’allagamento, mentre i droni hanno fornito riprese spettacolari dei nuovi laghi.

Immagini satellitari del Sahara del 14 agosto, prima della pioggia (in alto) e del 10 settembre, dopo la pioggia (in basso).
Immagini satellitari del Sahara del 14 agosto, prima della pioggia (in alto) e del 10 settembre, dopo la pioggia (in basso).
Immagine della NASA Earth Observatory di Michala Garrison, utilizzando i dati MODIS da NASA EOSDIS LANCE e GIBS/Worldview

Nonostante lo spettacolo visivo, le piogge torrenziali hanno avuto un impatto significativo sugli esseri umani. Sebbene il Marocco abbia sofferto di sei anni consecutivi di siccità, le intense piogge potrebbero aver portato un certo sollievo. Tuttavia, in alcune aree del Marocco e dell’Algeria, le piogge hanno causato allagamenti che hanno provocato danni gravi alle infrastrutture e alle abitazioni, con oltre 20 persone segnalate morte come conseguenza.

Le piogge insolitamente intense sono state causate dal coinvolgimento di un ciclone extratropicale, come spiegato da Moshe Armon, docente senior presso l’Istituto di Scienze della Terra dell’Università Ebraica di Gerusalemme. Questi cicloni, grandi sistemi meteorologici rotanti, si verificano a latitudini molto distanti dall’equatore, di solito oltre i 30°. Possono formarsi sia sul mare che sulla terra; quello che ha colpito il Sahara ha avuto origine sull’Oceano Atlantico, attingendo acqua anche dalle regioni più umide ed equatoriali dell’Africa.

Vi sono preoccupazioni riguardo alle possibili conseguenze a lungo termine sul clima della regione a causa di un ciclone di tale portata, come sottolineato da Youabeb. L’incremento dell’evaporazione e dell’umidità nell’aria potrebbe portare a futuri eventi meteorologici estremi, con il potenziale per ulteriori tempeste nella regione.

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