Egitto: svelati nuovi dettagli su un sarcofago di quarzite risalente a 2600 anni fa

Il sarcofago di 62 tonnellate, rinvenuto durante lavori a Banha, apparteneva a un alto funzionario sotto il regno di Psammetico I, confermano le incisioni e i sigilli reali.

Un recente aggiornamento ha svelato nuovi dettagli riguardanti il sarcofago di quarzite da 62 tonnellate, scoperto durante i lavori per la costruzione di un ospedale a Banha, in Egitto. Il reperto, risalente a circa 2600 anni fa, è stato ritrovato vicino all’antica città di Atribi, un centro rilevante sotto il regno di Psammetico I, il faraone che unificò l’Egitto dopo un lungo periodo di divisioni politiche. Il sarcofago apparteneva a un importante funzionario della XXVI dinastia, descritto nelle iscrizioni come “supervisore dei libri del regno“.

L’opera di lavorazione e l’uso della quarzite rossa per realizzare il sarcofago sottolineano l’alto status sociale del defunto, confermando la sua posizione privilegiata nella società egizia dell’epoca. Le incisioni sotto il coperchio del sarcofago, contenenti i sigilli del faraone Psammetico I, sono state fondamentali per determinare con precisione il periodo e il contesto storico del ritrovamento.

Il sollevamento del sarcofago è stato eseguito con attenzione, grazie a rigidi protocolli scientifici messi in atto dal Consiglio Supremo di Archeologia in collaborazione con il Grande Museo Egizio, al fine di preservarne l’integrità. La squadra di archeologi continua le indagini nell’area, ma al momento non sono stati ancora rivelati dettagli aggiuntivi sul contenuto interno del sarcofago, come la presenza di una mummia o di oggetti funerari. Si attendono ulteriori informazioni che verranno fornite in una prossima conferenza stampa.

Psammetico I, il faraone sotto il cui regno il funzionario venne sepolto, ebbe un ruolo cruciale nella storia egizia. Grazie alla sua leadership, l’Egitto uscì da un periodo di instabilità politica noto come il Terzo Periodo Intermedio, e tornò ad essere una nazione unificata e stabile.