Ieri, siamo stati testimoni di straordinarie osservazioni di un’imponente emissione di massa coronale a forma di alone proveniente dal Sole, che ha attraversato la cometa C/2023 A3 Tsuchinshan-ATLAS e si sta dirigendo direttamente verso la Terra, con impatto previsto tra poche ore.
Le emissioni di massa coronale (CME) rappresentano espulsioni straordinarie di plasma ad alta velocità dal Sole, strettamente legate alle eruzioni solari. Proprio in questa settimana, diverse eruzioni hanno causato blackout radio, tra cui la più potente di questo ciclo solare fino ad ora.
Secondo le osservazioni, la CME attuale sembra essere la più veloce misurata durante il ciclo solare 25, come confermato da Shawn Dahl, meteorologo e coordinatore presso il Centro di Previsioni Meteorologiche dello Spazio della NOAA, durante un briefing con i media. Si tratta di una CME estremamente veloce, la più rapida mai misurata con un componente totale diretto verso la Terra in questo ciclo solare.
Le previsioni attuali indicano una tempesta geomagnetica di gravità significativa, sebbene probabilmente non così intensa come quella osservata a maggio, quando l’valutazione è stata elevata a estrema a causa delle numerose CME che hanno colpito la magnetosfera terrestre in quel periodo.
Durante le tempeste geomagnetiche, le telecomunicazioni possono subire interruzioni e i satelliti possono riscontrare problemi nelle loro operazioni standard, con possibili impatti su servizi come le mappe e altre applicazioni (ad esempio, il settore bancario che dipende fortemente dalla tecnologia spaziale). Inoltre, i trasformatori elettrici potrebbero essere influenzati.
Per questo motivo, le previsioni attuali e quelle più precise che saranno rilasciate a breve sono di fondamentale importanza. Le grandi tempeste geomagnetiche portano anche ad un aumento dell’attività aurorale, con eventi intensi previsti, sebbene forse meno spettacolari rispetto a quelli osservati a maggio.
In Europa, l’aurora boreale dovrebbe coprire l’intera Scandinavia e essere visibile bassa sull’orizzonte in Scozia e nella parte settentrionale dell’Irlanda. Poiché il Polo Nord magnetico è orientato verso le Americhe, l’aurora boreale raggiungerà latitudini più basse in quelle regioni, con possibilità di osservazione in tutto il Canada e basso sull’orizzonte a Seattle, Des Moines, Chicago, Cleveland e Boston.
Nell’emisfero meridionale, l’Isola del Sud della Nuova Zelanda e la Tasmania sono i luoghi ideali per osservare l’aurora australe.
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