Quest’estate, il Minor Planet Center dell’Unione Astronomica Internazionale ha reso noti i nomi di diversi nuovi asteroidi, tra cui quattro suore che sono state onorate tra le stelle. Si tratta di Suor Emilia Ponzoni (1883-1950), Suor Regina Colombo (1885-1953), Suor Concetta Finardi (1896-1975) e Suor Luigia Panceri (1893-1982). Le prime due sono state annunciate nel bollettino di giugno, mentre le seconde due sono state menzionate in quello di settembre.
Prima dell’avvento dei computer elettronici e dei cittadini scienziati che aiutano nella classificazione delle stelle, erano le donne a svolgere un ruolo fondamentale. Harvard vantava un team di “computers”, donne esperte che hanno contribuito a importanti scoperte in astronomia. Tra queste, Henrietta Swan Leavitt ha sviluppato il metodo per calcolare la distanza delle variabili Cefeidi, un’innovazione che ha portato alla scoperta di oggetti extragalattici e all’espansione dell’Universo.
Nello stesso periodo, anche il Vaticano ha coinvolto le suore nel campo dell’astronomia, in quanto la Specola Vaticana (l’Osservatorio Vaticano) si è impegnata nella creazione della Carte du Ciel, la mappa del cielo più dettagliata mai realizzata a livello internazionale. Le suore sono state onorate per aver catalogato ben 481.215 stelle nella zona vaticana dell’atlante stellare Carte du Ciel.
Per quanto riguarda gli asteroidi dedicati alle suore, (627981) Ponzoni è un asteroide di 990 metri situato nella fascia principale, mentre (634659) Colombo è considerato leggermente più grande e più luminoso di Ponzoni. (709193) Concettafinardi è invece più piccolo dei due precedenti, mentre (714305) Panceri è stimato essere il più grande dei quattro, con un diametro superiore a 1,5 chilometri.
Secondo quanto riportato da Katholisch.de, il gesuita Gabriele Gionti, attualmente astronomo presso l’Osservatorio Vaticano, ha ricevuto un asteroide dedicato a lui. Si dice che ci siano 41 gesuiti tra gli asteroidi, insieme a due papi: Papa Gregorio XIII, fondatore dell’Osservatorio Vaticano con il suo nome civile Ugo Boncompagni, e Papa Benedetto XVI.
Prima che un asteroide o un corpo minore nel Sistema Solare possa ricevere un nome, è necessario determinarne con precisione l’orbita in modo da poter prevedere con affidabilità la sua posizione futura. A quel punto, l’oggetto riceve una designazione numerica e i suoi scopritori hanno 10 anni per proporre un nome all’Unione Astronomica Internazionale.
L’Osservatorio Vaticano è attivamente coinvolto nella ricerca sugli asteroidi. In passato, abbiamo intervistato Fratello Robert Macke in relazione al ritorno del campione dall’asteroide Bennu. Fratello Macke ha sviluppato uno strumento per misurare la densità dei campioni senza alterarli.
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