Esplorazione della Magnetosfera di Mercurio: Risultati del Sorvolo di BepiColombo

Un'analisi dettagliata dei dati raccolti durante il sorvolo di BepiColombo su Mercurio nel 2023

Il sorvolo di BepiColombo su Mercurio nel giugno 2023 ha rappresentato un momento cruciale per la missione spaziale, permettendo al veicolo di posizionarsi correttamente per entrare in orbita attorno al pianeta più vicino al Sole. Quest’evento ha offerto anche un’opportunità unica per testare i sofisticati strumenti scientifici a bordo dell’astronave.

Nonostante la brevità della finestra temporale a disposizione, i ricercatori sono riusciti a ottenere risultati straordinari riguardo alla magnetosfera di Mercurio. Il campo magnetico del pianeta è estremamente complesso e subisce un’influenza significativa dalla sua prossimità al Sole.

BepiColombo è in realtà composto da due orbiter distinti, entrambi parte di una singola missione: il Mercury Planetary Orbiter (MPO) gestito dall’Agenzia Spaziale Europea e il Mercury Magnetospheric Orbiter (MMO o Mio) sotto la guida dell’Agenzia Spaziale Giapponese.

La dottoressa Lina Hadid, co-investigatrice del Mercury Plasma Particle Experiment (MPPE) suite di strumenti attivi su Mio, ha sfruttato il sorvolo del 19 giugno per condurre delle rilevazioni dettagliate del pianeta. Durante questo rapido passaggio attraverso la magnetosfera di Mercurio, che è durato circa 30 minuti, l’astronave si è avvicinata a soli 235 km dalla superficie del pianeta, passando dal crepuscolo all’alba.

“Abbiamo campionato il tipo di particelle, la loro temperatura e il loro movimento, permettendoci di mappare con precisione il paesaggio magnetico durante questo breve intervallo di tempo”, ha dichiarato la dottoressa Hadid, responsabile dell’Analizzatore di Spettro di Massa di MPPE.

I dati raccolti in quei pochi minuti hanno confermato molte delle ipotesi preesistenti sulla magnetosfera di Mercurio, ma hanno anche rivelato alcuni aspetti inaspettati. Ad esempio, è emerso un strato di confine a bassa latitudine caratterizzato da una regione di plasma turbolento ai margini della magnetosfera, dove sono state osservate particelle con un’ampia gamma di energie mai osservate prima su Mercurio.

La sensibilità dell’Analizzatore di Spettro di Massa progettato appositamente per l’ambiente complesso di Mercurio ha giocato un ruolo fondamentale nell’identificare queste particelle insolite, come ha sottolineato l’ex responsabile dello strumento, Dominique Delcourt.

BepiColombo sarà in grado di analizzare in modo dettagliato la composizione ionica della magnetosfera di Mercurio come mai prima d’ora. La presenza di ioni caldi ed energetici vicino al piano equatoriale e a bassa latitudine, intrappolati nella magnetosfera, suggerisce la possibile presenza di una corrente ad anello, un fenomeno ancora oggetto di dibattito scientifico.

Questo tipo di corrente è ben noto attorno alla Terra, ma la sua presenza attorno a Mercurio rappresenta ancora un enigma da risolvere, compito che spetterà a Mio e MPO nei prossimi anni.

Nonostante un piccolo contrattempo con il propulsore all’inizio dell’anno, il team di BepiColombo è riuscito a compiere una manovra audace per garantire il raggiungimento sicuro dell’orbita attorno a Mercurio, anche se con un ritardo nell’arrivo rispetto ai piani iniziali.

La missione continua il suo percorso verso Mercurio, affrontando le sfide del viaggio spaziale con determinazione. I risultati di questa ricerca sono stati pubblicati su Nature Communications Physics, contribuendo così alla crescente conoscenza della magnetosfera di Mercurio e all’avanzamento della ricerca spaziale.

Links: