Annuncio entusiasmante quello di un team di investigatori sottomarini che è riuscito a localizzare il relitto di quella che è nota per essere la “nave fantasma del Pacifico”. Si tratta di un cacciatorpediniere risalente alla seconda guerra mondiale e di stanza a Manila come parte della flotta asiatica della Marina degli Stati Uniti. Questa imbarcazione aveva, come del resto l’intera flotta, il compito di contrastare l’aggressiva espansione del Giappone imperiale dopo l’attacco a Pearl Harbour. Il relitto è quello dell’USS Stewart (DD-224), uno storico cacciatorpediniere che ha prestato servizio sotto bandiera americana e giapponese.
La scoperta è stata fatta al largo della costa della California settentrionale nel corso di una recente spedizione che ha coinvolto Ocean Infinity, l’Air/Sea Heritage Foundation, SEARCH, l’Office of National Marine Sanctuaries della NOAA e il Naval History and Heritage Command (NHHC).
Il cacciatorpediniere commissionato nel settembre 1920 ma completato troppo tardi per poter prendere parte alla prima guerra mondiale subì danni durante il combattimento nel febbraio 1942. Il relitto si trova all’interno del Cordell Bank National Marine Sanctuary, in linea con i resoconti storici del suo luogo di riposo finale. Lo Stewart fu intenzionalmente affondato nel 1946, come parte di un’esercitazione navale.
Dopo essere rimasta intrappolata in un bacino di carenaggio a Giava, con l’equipaggio costretto ad abbandonare la nave, essa venne prelevata dalle forze imperiali giapponesi e messa in servizio come motovedetta n. 102. Una volta terminata la guerra, lo Stewart fu rimesso in servizio nella Marina degli Stati Uniti in una cerimonia “emozionante” prima di essere rimorchiato a San Francisco. Lì, la nave servì un’ultima volta come bersaglio per esercitazioni di artiglieria navale, assorbendo il fuoco per oltre due ore prima di affondare nelle profondità.