L’attività solare continua a pieno ritmo e infatti, ieri, giovedì 3 ottobre, la nostra stella ha provocato l’esplosione più potente del suo ciclo attuale: il fenomeno ha raggiunto il suo culmine alle 14:10, ora italiana causando blackout radio in alcune parti dell’Africa e dell’Europa. Per Sara Housseal, meteorologa e specialista in previsioni meteorologiche spaziali, l’esplosione è stata accompagnata da un’espulsione di massa coronale. “Per ora, mi aspetterei un impatto sulla Terra tra la fine del 5 e l’inizio del 6″, ha scritto in un post su X/ Twitter. ”Pertanto, presto potrebbero apparire l’aurora boreale e l’aurora australe”.
I brillamenti solari e le espulsioni di massa sono fenomeni che contengono ioni, particelle caricate elettricamente. Quando entrano in collisione con la magnetosfera terrestre, possono provocare tempeste geomagnetiche: durante il processo interagiscono con i gas dell’atmosfera e rilasciano energia sotto forma di luce, formando le aurore.
Questa volta il fenomeno è stato classificato come X 9.05. I brillamenti solari sono classificati in base all’intensità: quelli della classe X sono i più forti, mentre quelli della classe A sono i più deboli. Ogni classe è divisa in numeri da 1 a 10, che indicano la forza del fenomeno.
Questa esplosione è avvenuta dalle macchie solari AR 3842, che sono state anche responsabili dell’eruzione e dell’espulsione di massa coronale avvenuta martedì 1. Le particelle liberate da questi eventi dovrebbero raggiungere il nostro pianeta entro sabato 5, e potrebbero provocare anche le aurore.