Sei un appassionato di whisky? Anche noi lo siamo, ma di recente ci siamo resi conto di non conoscere a fondo il processo di produzione di questa bevanda ambrata. Così, ci siamo avventurati in un viaggio alla scoperta della scienza che si cela dietro il whisky, un viaggio che ci ha condotto fino in Scozia.
Prima tappa del nostro percorso è stata una conversazione con Steve Owens, responsabile delle operazioni scientifiche del Glasgow Science Centre, e Roddy Graham del Good Spirits Co., due esperti di whisky che tengono la conferenza Science Of Whisky presso il centro. Durante il nostro approfondimento, abbiamo esplorato le basi del whisky per poi addentrarci nei dettagli più tecnici, fino ad arrivare a discutere dell’origine stessa dell’universo.
Abbiamo scoperto dettagli affascinanti sulla storia ricca di tradizioni del whisky e sulle peculiarità dei “jaggies”. Dalla produzione alla composizione chimica, passando per il motivo per cui il whisky brucia in gola, abbiamo esaminato ogni aspetto della scienza che circonda questa bevanda, condividendo anche alcuni trucchi divertenti nel video per chi desidera fare bella figura durante le feste.
Successivamente, ci siamo recati presso l’Università di Heriot Watt a Edimburgo per incontrare il Dott. Dave Ellis e il Dott. Ruaraidh McIntosh, con l’obiettivo di comprendere come il processo di produzione del whisky potrebbe evolversi per preservare il suo caratteristico sapore affumicato senza compromettere ulteriormente le risorse di torba.
Un momento cruciale nella produzione del whisky è il cosiddetto “killing”, un processo che alcune distillerie eseguono bruciando la torba. Tuttavia, questo metodo porta con sé una serie di composti chimici rilasciati dal fumo, i quali conferiscono al whisky il suo profilo aromatico unico ma possono avere anche effetti negativi.
Secondo Ellis, la torba in buono stato è un’importante risorsa in grado di trattenere il carbonio, ma una volta degradata inizia a rilasciarlo nell’atmosfera. Questo processo non solo minaccia la disponibilità limitata di torba, ma impatta anche sulla biodiversità, considerando che la torba cresce solamente di un millimetro all’anno.
Ellis e McIntosh stanno attualmente esplorando alternative sostenibili per sostituire la torba nel processo di produzione del whisky, al fine di valutare i possibili profili aromatici che potrebbero emergere da tali cambiamenti. Senza svelare troppo, possiamo anticipare che una delle soluzioni promettenti potrebbe trovarsi proprio nella tua cucina.
Se desideri approfondire la tua conoscenza sul whisky, ti consigliamo di dare un’occhiata all’ultimo documentario di IFLScience, The Science Of Whisky, e di iscriverti al nostro canale YouTube per scoprire altri entusiasmanti video scientifici.
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