C’è qualcosa di più avventuroso di un gioiello che emana luce al buio? Questa straordinaria creazione è stata resa possibile grazie alla trasformazione della gioielliera Sofie Boons, ora scienziata presso l’Università dell’Ovest dell’Inghilterra (UWE). Il cristallo monolitico innovativo, il primo al mondo a brillare al buio, è frutto di anni di ricerca condotta dalla designer di gioielli premiata, che ha esaminato la fattibilità, le limitazioni e le potenziali applicazioni dei cristalli cresciuti in laboratorio nel contesto della gioielleria contemporanea.
Il risultato di queste indagini è stato la creazione del primo rubino mai ottenuto da un seme di rubino, incastonato in un anello di platino realizzato con materiali di scarto dell’industria. Il cristallo luminoso è stato sviluppato in collaborazione con l’azienda svizzera BREVALOR Sarl, utilizzando il loro innovativo materiale BRG per produrre il singolo cristallo. Questo cristallo non solo brilla al buio, ma si distingue anche per la sua brillante colorazione diurna.
I cristalli BRG sono prodotti seguendo un processo simile a quello impiegato per la produzione di cristalli di silicio, un materiale fondamentale nell’era dell’informazione, che ha rivoluzionato l’elettronica partendo dall’invenzione del transistor negli anni ’50, fino ad essere presente nei nostri dispositivi informatici e telefonici.
La tecnologia BRG fosforescente aggiunge un tocco di magia alla produzione di cristalli, introducendo effetti luminosi unici. Gli effetti luminosi del BRG sono generati dagli ioni Eu²+ inseriti nella struttura cristallina, insieme a due trappole legate a Dy³+ e Nd³+, che consentono di mantenere la luce per un certo periodo di tempo. Questa innovazione apre nuove possibilità nel design di gioielli, consentendo l’utilizzo di una fonte luminosa interna che richiede solo una breve esposizione alla luce solare per attivarsi.
Boons ha sottolineato che i cristalli BRG offrono nuove opportunità di design, consentendo la creazione di gioielli che brillano sia di giorno che di notte. Questo approccio innovativo permette di sfruttare volumi tridimensionali trasparenti, aprendo la strada a nuove forme di espressione artistica nel campo della gioielleria.
La designer ha sperimentato l’utilizzo di questi cristalli in diversi tipi di gioielli, come spille, orecchini e ciondoli, creando effetti luminosi verdi che si trasformano in design affascinanti. L’abilità di scolpire con la luce, di illuminare il materiale stesso e l’ambiente circostante, ha rappresentato una sfida creativa e stimolante per Boons.
Boons ha confermato che i gioielli creati con i cristalli BRG sono stati indossati con successo, mostrando una visibilità dei design attivati al buio che può durare fino a 24 ore o più, con un graduale affievolimento dell’intensità nel tempo.
Il prossimo passo nel lavoro di Boons è quello di esplorare ulteriormente l’intersezione tra arte e tecnologia, cercando di influenzare reciprocamente la crescita dei cristalli e l’aspetto artistico dei gioielli. Il finanziamento ottenuto attraverso un Premio di Sviluppo per Ricercatori in Carriera Iniziale presso l’UWE permetterà di ampliare le ricerche e le collaborazioni in questo ambito.
Il sogno di Boons è quello di creare un centro artistico dedicato alla crescita dei cristalli, dove esperti del settore e artisti possano collaborare per sviluppare materiali cristallini innovativi e sostenibili, utilizzabili per la produzione di pigmenti, smalti, vetri e pietre preziose.
Se sei interessato a scoprire di più sulle gemme cresciute in laboratorio da Boons, potrai ammirarle in mostra presso il Campus di Bower Ashton dell’UWE dal 28 novembre al 3 dicembre. Un’opportunità unica per immergersi nel mondo affascinante dei cristalli luminosi e delle creazioni gioielliere innovative.
Links: