Una serie di ‘tracce climatiche’ di due miliardi di anni fa sono state rinvenute su Marte nel corso di uno studio effettuato presso il Planetary Science Institute. Guidati da Matthew Chojnacki, l’autore principale della ricerca, il team di scienziati ha preso in esame diversi terreni del pianeta rosso analizzandoli nel dettaglio e scoprendo nuovi segreti molto interessanti per ricostruirne in maniera sempre più dettagliata l’evoluzione dal punto di vista geologico. Sono state infatti identificate delle formazioni geologiche chiamate “paleo-bedforms” che rappresentano una testimonianza di quello che è stato l’antico paesaggio del pianeta rosso.
Lo studio ha richiesto moltissimo tempo in quanto è l’epilogo di ricerche durate oltre un decennio: sono state esaminate delle immagini in altissima risoluzione realizzata a bordo del Mars Reconnaissance Orbiter della Nasa dalla fotocamera HiRISE. “Le paleo-bedforms più convincenti e inequivocabili erano le dune. Molte di queste paleo-dune sono identiche alle dune moderne, solo appaiono più decrepite.” ha dichiarato Matthew Chojnacki parlando dello studio i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Geomorphology.
Grazie a tali formazioni antiche modellate dall’acqua e dal vento è stato possibile ottenere informazioni estremamente preziose in merito al clima che caratterizzò Marte in passato. “Mentre molte formazioni su Marte sono attive e in movimento oggi, altri campi sono statici e mostrano segni di qualche processo di stabilizzazione che potrebbe portare alla litificazione. Comprendere questo continuum ci permetterà di capire meglio le mutevoli condizioni climatiche del pianeta rosso.” Gli indizi che è possibile ottenere da questa ricerca potrebbero aiutare a comprendere come l’atmosfera di Marte sia mutata così radicalmente e come il pianeta sia passato dall’avere grandi quantità di acqua all’arido e rosso deserto attuale.