Il sito di Arthur’s Stone, una camera sepolcrale neolitica affacciata sulla Golden Valley nell’Herefordshire, Regno Unito, si arricchisce di una nuova entusiasmante scoperta. Nel corso degli scavi condotti in loco sono infatti state trovate prove di un secondo monumento megalitico sul sito: un possibile cerchio di pietre di circa 20 metri di diametro.
Arthur’s Stone e i suoi immediati dintorni erano già noti per aver avuto una storia complessa e multifase: qui sono stati scoperti un tumulo erboso con un viale di travi successivamente sostituite con l pietra e una camera dolmen in pietra circondata da un banco di pietra ovale. Durante le indagini dell’Università di Manchester, dell’Università di Cardiff e dell’American Institute for Field Research, in collaborazione con English Heritage è stata evidenziata questa progressiva evoluzione del sito. E durante l’ultima fase di lavoro è stata individuata una caratteristica circolare nel campo successivo
L’anello è stato inizialmente rilevato da un’indagine multispettrale con droni intrapresa da SUMO Geofisica. Si ipotizzava, inizialmente, che potesse costituire i resti di un tumulo risalente all’età del bronzo. Ma quando fu scavata parte del cerchio la squadra trovò una serie di cavità apparenti che avrebbero sostenuto pietre verticali, una delle quali aveva una base ancora in situ.
Julian Thomas, professore di archeologia all’Università di Manchester ha spiegato che “il cerchio di pietre è il primo esempio definito nell’Herefordshire”, aggiungendo che esiste un altro possibile esempio a Longtown e che anche la Queen Stone vicino a Symonds Yat potrebbe essersi originariamente formata parte di un’incastonatura di pietra creata dall’uomo di qualche tipo.