Il mistero dell’atmosfera di Marte: il metano intrappolato nelle rocce

Un'analisi sulle origini e la possibile presenza di metano su Marte

Miliardi di anni fa, Marte era caratterizzato da un’atmosfera densa e la presenza di acqua, ma attualmente entrambi questi elementi sono presenti solo in quantità minime. Si ritiene che una parte dell’atmosfera marziana, forse fino a quattro quinti, sia stata intrappolata nelle rocce durante l’evoluzione del pianeta, offrendo una possibile spiegazione a un enigma riguardante Marte.

L’attuale atmosfera di Marte rappresenta una grande incertezza, costituendo solamente circa l’1% di quella terrestre. Tuttavia, in passato potrebbe essere stata altrettanto densa. Un altro mistero riguarda la presenza di metano nell’atmosfera marziana, con variazioni stagionali che potrebbero essere legate a cambiamenti di pressione e temperatura.

Uno studio recente suggerisce che il biossido di carbonio dell’antica atmosfera marziana sia stato intrappolato nelle argille. L’acqua potrebbe aver contribuito a una reazione a catena in cui i materiali argillosi hanno intrappolato il biossido di carbonio, trasformandolo in metano. Questo processo, simile a quello osservato sulla Terra, potrebbe aver assorbito fino all’80% del biossido di carbonio presente nell’antica atmosfera marziana.

Oliver Jagoutz, professore di geologia presso il MIT, ha dichiarato che “processi simili a quelli osservati sulla Terra potrebbero aver operato su Marte, trasformando abbondanti quantità di CO2 atmosferico in metano e intrappolandole nelle argille”. Questo metano potrebbe ancora essere presente su Marte e potenzialmente utilizzato come fonte di energia in futuro.

Quando Marte era un pianeta umido, l’interazione dell’acqua con il minerale olivina, ricco di ferro, ha portato alla formazione di metano. L’ossidazione dell’olivina ha conferito a Marte il suo caratteristico colore rosso, liberando idrogeno che si è combinato con il biossido di carbonio per formare metano. Le argille smectite presenti sulla superficie marziana hanno la capacità di immagazzinare grandi quantità di carbonio, intrappolando così il metano.

Joshua Murray, primo autore dello studio, ha spiegato che “le argille smectite presenti su Marte hanno una notevole capacità di immagazzinare carbonio, suggerendo che una significativa frazione del CO2 iniziale di Marte potrebbe essere stata sequestrata all’interno della crosta ricca di argilla”. Questo potrebbe indicare la presenza di una considerevole quantità di metano intrappolato nel pianeta.

In un certo senso, l’atmosfera mancante di Marte potrebbe essere nascosta proprio sotto gli occhi di tutti, intrappolata nelle rocce e nelle argille del pianeta. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Science Advances.