Si chiama “kaone”, è una particella scoperta quasi 80 anni fa e, di recente, è stata la protagonista di un’osservazione estremamente importante; un rarissimo evento osservato per la prima volta al Cern che potrebbe consentire di aprire percorsi tutti nuovi per indagare la ‘nuova fisica’, quella che non risponde al Modello Standard, ad oggi la teoria di riferimento.
L’esperimento che ha consentito di osservarlo è il NA62, frutto di una collaborazione internazionale coordinata dal ricercatore all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e professore all’Università di Firenze Giuseppe Ruggiero. Avente l’obiettivo di spignersi fino alla fisica di frontiera. I risultati ottenuti pur essendo compatibili con le previsioni del cosiddetto Modello Standard se ne discostano leggermente. Infatti gli eventi osservati sono risultati essere del 50% più numerosi di quanto previsto dalla teoria di riferimento che descrive il comportamento di tutte le particelle.
Si è dunque ipotizzato che particelle sconosciute possano aver incrementato le probabilità di tale fenomeno. Interpellato dall’Ansa, Ruggiero ha spiegato: “Non possiamo trarre conclusioni dall’osservazione attuale. NA62 per ora ha analizzato un quarto dei dati presi e di quelli che prenderà nei prossimi 2 anni. Questo risultato – aggiunge il ricercatore – mostra che l’esperimento ha le potenzialità per individuare un indizio di nuova fisica nei prossimi 2-3 anni, sebbene per una scoperta nel senso statistico del termine sarà necessario combinare il risultato di NA62 con quelli di altri esperimenti”.
Ma cosa è stato di fatto osservato? Un decadimento del kaone carico in tre particelle: una coppia formata da un neutrino e da un antineutrino ed un pione carico. Il modello standard indica che in tale modo decade meno di 1 kaone su 10 miliardi. Ruggiero ha spiegato: “Diversi modelli teorici suggeriscono che questo decadimento sia estremamente sensibile alle deviazioni dalla previsione del Modello Standard rendendolo uno dei processi più interessanti da studiare per cercare prove di nuova fisica. NA62 è l’unico esperimento al mondo che può studiarlo”.