Le creature degli abissi sono da tenere d’occhio. Mentre la maggior parte delle persone si concentra sulle grandi e temibili creature marine come gli squali e le orche, per gli isopodi che abitano le profondità oceaniche sono gli animali rosa e soffici a rappresentare una minaccia, come dimostra un recente video che ha sorpreso anche i ricercatori.
Nel corso dell’ultima spedizione dell’EV Nautilus per l’Ocean Exploration Trust, il team stava esplorando il cono di Nafanua sul Vailulu’u Seamount all’interno del Santuario Marino Nazionale delle Samoa Americane. Durante l’immersione a 688 metri di profondità, il team si trovava ad osservare delle anemoni marine.
Nonostante l’iniziale entusiasmo nel video, con voci che esclamavano “Sembra di essere nel film ROV HerculesBarbie, tutto è così rosa e carino!”, la situazione prende una svolta inaspettata quando un isopode nelle vicinanze diventa la preda di una delle adorabili, ma letali anemoni rosa. Questi organismi, nonostante il loro aspetto innocuo simile a pompon, sono in realtà predatori agguerriti dotati di tentacoli pungenti e velenosi che utilizzano per catturare prede come pesci o, nel caso specifico, un isopode troppo vicino.
Queste osservazioni, sebbene possano sembrare crude, sono fondamentali per approfondire la comprensione delle relazioni tra le diverse specie che popolano questi ambienti remoti e misteriosi.
Gli isopodi sono una vasta famiglia di crostacei appartenenti all’ordine tassonomico degli Isopoda, che comprende oltre 10.000 specie. Pur presentando una notevole varietà di dimensioni, tutte condividono caratteristiche comuni come due paia di antenne e corpi segmentati in sette sezioni, ciascuna con il proprio paio di zampe ambulacrali. Questi animali possono vivere sia in acqua, come nel caso dell’isopode predato, sia sulla terra, come ad esempio il comune porcellino di terra.
L’area di Vailulu’u, situata nel Pacifico del Sud a 3.700 chilometri dalle Hawaii e a 2.414 chilometri a nordest della Nuova Zelanda, riveste un’importanza cruciale per la ricerca scientifica. Il team spera di approfondire le conoscenze sulla biologia, geologia e chimica degli habitat vulcanici profondi presenti in questa regione.
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