Dopo 14 anni di studi, gli esperti sono riusciti a far cresce da un seme che era stato scoperto, un albero chiamato Sheba che potrebbe appartenere ad una specie menzionata nella Bibbia. Il seme, che fu scoperto in una grotta negli anni 80, risale al periodo tra il 993 e il 1202 d.C.
Gli scienziati hanno identificato l’albero come appartenente al genere Commiphora, della famiglia dell’albero della mirra e incenso ma ancora non sono riusciti a determinare l’esatta specie. La ricerca suggerisce che Sheba potrebbe essere la fonte del “tsori”, una resina citata nella Bibbia per le sue proprietà curative.
Le analisi chimiche delle foglie e della resina dell’albero, hanno rilevato la presenza di composti con proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e antitumorali. Gli studiosi ritengono che Sheba rappresenti una linea estinta o scomparsa nella regione e il mistero del “Balsamo della Giudea” resta ancora irrisolto, poiché potrebbero esistere altre specie di Commiphora non ancora identificate.