Gli umani del Paleolitico causarono l’estinzione di ippopotami nani ed elefanti a Cipro

Secondo una nuova ricerca, gli esseri umani del Paleolitico causarono l'estinzione di ippopotami nani e di elefanti a Cipro.

Lo studio, condotto dalla Flinders University ha rivelato che i cacciatori- raccoglitori dell’isola di Cipro hanno causato l’estinzione di Phanourios minor, ippopotamo nano e dell’elefante nano (Palaeoloxodon cypriotes) in meno di 1.000 anni. L’ippopotamo nano, che pesava circa 130 kg, si era adattato alla vita terrestre, mentre l’elefante nano, con un peso di circa 530 kg, era notevolmente più piccolo del suo antenato continentale.

Questi animali, adattati alle condizioni insulari, scomparvero rapidamente dopo l’arrivo di circa 3.000-7.000 esseri umani paleolitici. Utilizzando modelli matematici basati su dati archeologici e paleontologici, i ricercatori hanno dimostrato che la caccia intensiva per la carne fu la causa principale dell’estinzione. “I nostri risultati forniscono quindi una forte prova che i popoli paleolitici di Cipro furono almeno in parte responsabili dell’estinzione della megafauna durante il tardo Pleistocene e l’inizio dell’Olocene. l principale fattore determinante del rischio di estinzione per entrambe le specie era la proporzione di carne commestibile che fornivano ai primi abitanti dell’isola”, ha affermato il professor Bradshaw.

Lo studio confuta le precedenti teorie secondo le quali una piccola popolazione umana non avrebbe potuto causare dei danni di questa portata e quindi estinzioni così rapide. I risultati evidenziano l’impatto significativo che anche piccoli gruppi di umani possono avere sugli ecosistemi, causando estinzioni di massa nonostante la bassa capacità tecnologica dell’epoca.