La Grotta dei Nuotatori, situata a sud-ovest dell’Egitto, contiene pitture rupestri risalenti a 9.000 anni fa raffiguranti persone che sembrano nuotare. Queste opere, furono scoperte nel 1926 dal cartografo László Almásy, nell’altopiano di Gilf Kebir, una zona che un tempo, era verde e ricca di acqua. I dipinti suggeriscono che il Sahara fosse un tempo, un’oasi lussureggiante prima di trasformarsi nel deserto arido che oggi conosciamo.
L’altopiano di Gilf Kebir, ricco di arenaria, è considerato un importante sito archeologico e paleoclimatico. Gli studiosi ritengono che la zona, oggi remota e desertica, fosse un tempo caratterizzata da un clima più umido e favorevole alla vita umana e animale. Questo supporta l’idea che le persone che abitarono la zona, appartenenti a culture preistoriche di cacciatori-raccoglitori, trovassero lì un ambiente favorevole con laghi, fiumi e fauna abbondante.
I ricercatori hanno a lungo discusso sul significato dei dipinti. Alcuni studiosi ritengono che le immagini, siano raffigurazioni realistiche di momenti di vita quotidiana, mentre altri ipotizzano un significato più metaforico. Queste pitture sono diventate famose anche perché vengono mostrate nel film “Il paziente inglese”.