Molte immagini dello spazio mostrano colori brillanti, ma spesso sono il frutto dei vari filtri che vengono applicati per evidenziare alcune caratteristiche delle formazioni riprese nell’istantanea. Si tratta, dunque, di tonalità che spesso potrebbero essere lontane da ciò che noi umani vedremmo se potessimo metterci di fronte al protagonista dell’immagine. Ora, un astronomo dilettante, ha elaborato i dati acquisiti dalla navicella spaziale Juno della NASA per creare un’istantanea che rivela ciò che i nostri occhi vedrebbero se potessimo osservare da vicino Giove, il gigante gassoso del nostro Sistema Solare. A scattare l’immagine è stata la sonda JUNO il 5 luglio durante il suo 43° sorvolo ravvicinato di Giove utilizzando il suo strumento JunoCam. La navicella spaziale si trovava a una distanza di 5.300 chilometri dalla sommità delle nubi del gigante gassoso quando è stata scattata l’immagine, sorvolando l’atmosfera gioviana a 209.000 chilometri orari.
Björn Jónsson, ingegnere informatico e astronomo dilettante, ha elaborato i dati inviati da JUNO per creare due immagini. L’immagine a sinistra mostra la vista come sembrerebbe ad un osservatore umano nella posizione della sonda. Nell’immagine a destra, Jónsson ha migliorato digitalmente la saturazione del colore e il contrasto, mettendo in risalto l’intricata struttura dell’atmosfera del pianeta. Le differenze di colore nell’immagine migliorata riflettono le variazioni nella composizione chimica delle diverse parti dell’atmosfera di Giove e rivelano la natura tridimensionale delle potenti tempeste che turbinano nelle nuvole del pianeta. Sono visibili anche nuvole luminose emergenti nell’alta atmosfera. L’immagine cattura una regione a una latitudine di circa 50 gradi nord. Lanciato nel 2011, JUNO esplora il gigante gassoso dal 2016. Girando intorno al pianeta in un’orbita altamente ellittica, la sonda completa un giro ogni 43 giorni, effettuando immersioni regolari vicino alle nubi rotanti del pianeta. Nel punto più vicino, JUNO precipita a circa 5.000 chilometri sopra le nuvole del gigante gassoso.