Il fossile, risalente a 2,5 milioni di anni fa, è eccezionalmente ben conservato, con dettagli del carapace ben visibili, dalla cuticola a le appendici. L’esemplare era un maschio subadulto lungo 8,5mm e rappresenta il primo fossile della famiglia Diastylidae e il quarto gamberetto comma fossile conosciuto.
I ricercatori sottolineano che, nonostante la diffusione e l’abbondanza dei cumacei, il loro registro fossile è limitato a causa delle piccole dimensioni, della fragilità del tegumento e dei pregiudizi tassonomici che ne complicano l’identificazione. La scoperta suggerisce che il registro fossile di questi crostacei sia più ricco di quanto si pensasse in precedenza.