Studi recenti stanno rivelando che anche le piante possiedono meccanismi di comunicazione molto sviluppati, sfidando l’idea che esse siano organismi passivi. Un esempio quotidiano di questa comunicazione è l’odore dell’erba appena tagliata. Questo profumo deriva dai composti volatili rilasciati dalle piante per avvisare le altre piante circostanti di un “attacco”, che in questo caso è il taglio da parte del tosaerba. Le piante non possono parlare o emettere suoni, ma riescono a trasmettere informazioni attraverso sostanze chimiche, inducendo le altre piante a prepararsi a eventuali pericoli. Questo è solo uno dei molti modi in cui le piante riescono a comunicare tra di loro, usando una “comunicazione indotta” chimicamente.
La comunicazione tra piante non si limita ai composti volatili. Gli scienziati hanno scoperto che le piante sono in grado di inviare segnali attraverso le radici e perfino tramite segnali elettrici, che possono attraversare una vasta rete di funghi sotterranei e microbi del suolo. Questa rete, soprannominata “wood wide web”, è una sorta di internet sotterraneo che connette alberi e piante, permettendo loro di condividere risorse come acqua e nutrienti, ma anche di scambiarsi informazioni essenziali per la loro sopravvivenza. Attraverso questo sistema, ad esempio, alberi più vecchi possono aiutare le nuove generazioni di piante a crescere, e le piante possono avvisarsi reciprocamente della presenza di parassiti.
La scienza dell’elettrofisiologia, una disciplina emergente, sta studiando come le piante utilizzano segnali elettrici per comunicare. Grazie ai progressi nella tecnologia e nell’intelligenza artificiale, negli ultimi anni è stato possibile fare passi avanti significativi in quest’area di ricerca. Gli scienziati stanno sperimentando metodi per monitorare e persino influenzare il comportamento delle piante attraverso l’uso di sonde elettriche, simili agli aghi dell’agopuntura, che vengono inserite nelle piante per misurare i cambiamenti nei loro segnali elettrici. Questa tecnologia permette di capire meglio come le piante trasportano acqua e nutrienti e come convertono la luce solare in energia. Alcuni ricercatori sono addirittura riusciti a controllare le azioni di base delle piante, come l’apertura o la chiusura delle foglie, inviando segnali elettrici tramite dispositivi mobili.
Uno degli aspetti più affascinanti della comunicazione delle piante è proprio la “wood wide web”. Questo sistema di funghi micorrizici collega oltre l’80% delle piante sulla Terra, rendendolo uno dei più antichi e diffusi sistemi di comunicazione naturale. Esso permette alle piante di prepararsi ai cambiamenti ambientali e di condividere risorse vitali. Attraverso questa rete, le piante agiscono in modo cooperativo, con le piante più grandi e più vecchie che aiutano le più giovani, creando un ecosistema interconnesso e resiliente.
Tuttavia, questo delicato equilibrio può essere interrotto dall’attività umana. La deforestazione, l’uso di sostanze chimiche nel suolo e i cambiamenti climatici possono compromettere la rete di comunicazione sotterranea delle piante, alterando la capacità delle piante di reagire ai cambiamenti ambientali e alle minacce. Interrompendo questa connessione, si può ridurre la loro capacità di difendersi da parassiti o di adattarsi a nuove condizioni climatiche, rendendo più difficile la sopravvivenza delle piante e, di conseguenza, la protezione degli ecosistemi.
La ricerca su queste reti di comunicazione è ancora in fase iniziale, e c’è molto da scoprire su come funzionano e su come la loro interruzione influisca sulla salute delle piante e degli ecosistemi nel loro complesso. Tuttavia, sappiamo già che le piante dipendono fortemente da questa rete per processi come la regolazione genica e le risposte di difesa, che possono essere alterate se la comunicazione fungina viene disturbata.
Proprio come l’educazione dei bambini è fondamentale per permettere loro di orientarsi nel mondo, garantire che le reti di comunicazione delle piante rimangano intatte è essenziale per la salute dell’ambiente e la sopravvivenza delle piante stesse. La comprensione e la protezione di questi sistemi di comunicazione naturale sono cruciali non solo per il benessere delle piante, ma anche per la nostra stessa sopravvivenza, dato che gli esseri umani dipendono dalle piante per il cibo, l’ossigeno e molti altri benefici vitali. I progressi tecnologici potrebbero portarci presto a una maggiore comprensione del “linguaggio” delle piante, aprendo nuove possibilità per la gestione delle colture e la conservazione degli ecosistemi.