Normalmente, la morte è vista come l’arresto irreversibile dell’organismo ma la resilienza di cellule e tessuti post-mortem, come dimostrato nei trapianti di organi, sfida questa visione. I ricercatori hanno osservato che le cellule di rana e polmoni umani possono formare nuovi organismi multicellulari, come gli xenobot e gli anthorbot, in grado di curarsi, muoversi e replicarsi autonomamente.
Fattori come l’attività metabolica, le tecniche di osservazione e i geni legati allo stress. , influenzano le cellule dopo la morte. Questi risultati potrebbero rivoluzionare la medicina, suggerendo nuove tecniche come l’uso di anthorbot per la somministrazione di farmaci o per la pulizia delle arterie, aprendo nuove strade per la medicina personalizzata e preventiva.