Il governo dello Zimbabwe ha annunciato piani per abbattere 200 elefanti al fine di gestire la crescente popolazione di questi animali, in un contesto di grave siccità. Si stima che il paese ospiti quasi 100.000 elefanti africani della specie Loxodonta. Durante un discorso in parlamento l’11 agosto, il ministro dell’ambiente, Sithembiso Nyoni, ha sottolineato che la popolazione di elefanti supera le necessità del paese, come riportato dal Guardian.
Di conseguenza, l’autorità della fauna selvatica dello Zimbabwe, ZimParks, è stata incaricata dal governo di procedere con l’abbattimento di 200 elefanti. Il direttore generale di ZimParks, Fulton Mangwanya, ha indicato che ciò avverrà nelle aree in cui si registra il conflitto uomo-elefante.
Questa non è la prima volta che si ricorre all’abbattimento di elefanti in Zimbabwe. Già nel 1965 si era verificato un abbattimento significativo a seguito di preoccupazioni sull’impatto degli elefanti sulla vegetazione, in seguito all’aumento dell’accesso all’acqua che ha favorito la crescita della popolazione. Altri abbattimenti si sono verificati negli anni ’80, con gli ultimi nel 1988.
La decisione attuale si inserisce in un contesto di grave siccità, attribuita a El Niño, che ha portato le autorità dello Zimbabwe a dichiarare lo stato di disastro nazionale lo scorso aprile. La siccità ha causato la morte di numerosi elefanti nel Parco Nazionale di Hwange alla fine dell’anno scorso, la più grande riserva naturale del paese, e ha provocato gravi fallimenti nei raccolti, generando un’insicurezza alimentare in rapido deterioramento che si prevede continuerà anche l’anno prossimo.
L’abbattimento degli elefanti, oltre a ridurre la pressione sulle risorse idriche, potrebbe rappresentare una fonte di cibo per affrontare almeno in parte la crisi. Analogamente, il governo della Namibia, anch’esso alle prese con una grave siccità, ha annunciato piani per abbattere oltre 700 animali, tra cui 83 elefanti, per fornire carne alle comunità bisognose.
Tuttavia, sorgono preoccupazioni riguardo al messaggio che questo invia in merito alla conservazione degli animali. Gli elefanti sono protetti da convenzioni internazionali come la CITES (Convenzione sul Commercio Internazionale delle Specie Minacciate di Estinzione) e sono considerati patrimonio mondiale. Farai Maguwu del Centro per la Governance delle Risorse Naturali ha sottolineato che esistono regole e procedure da rispettare.
Da un lato, il conservazionista e CEO della Camera dell’Ambiente della Namibia, Christ Brown, ha evidenziato che un’eccessiva crescita della popolazione di elefanti potrebbe compromettere seriamente l’habitat della regione, danneggiando gli ecosistemi e influenzando altre specie meno iconiche ma altrettanto importanti per l’equilibrio ambientale.
Links: